(ASI) "Apprendendo dell’adozione da parte del Comitato ristretto della Commissione Istruzione del Senato - praticamente all'unanimità – di un testo base per andare verso lo Stop al numero chiuso a Medicina annunciato dal presidente della Commissione, che ha anche espresso la sua soddisfazione per l'adozione del testo con la convergenza di tutte le forze politiche.
(ASI) "Apprendendo dell’adozione da parte del Comitato ristretto della Commissione Istruzione del Senato - praticamente all'unanimità – di un testo base per andare verso lo Stop al numero chiuso a Medicina annunciato dal presidente della Commissione, che ha anche espresso la sua soddisfazione per l'adozione del testo con la convergenza di tutte le forze politiche, il Segretario Generale FSI-USAE, Adamo Bonazzi ha commentato: “Era ora. Sono anni che noi andiamo sostenendo in tutte le sedi la necessità di abolire il numero chiuso e cancellare il numero chiuso che abbiamo conosciuto negli ultimi 25 anni. Concordo con i senatori ed esulto anch’io al fatto che, finalmente, non ci sarà più quell’odiosa roulette russa che è il numero chiuso e potremo offrire ai nostri ragazzi la possibilità di iscriversi liberamente alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria e di iniziare un percorso che gli permetterà di avere tempo e modo per orientarsi nel mondo universitario.”
Il Segretario Generale FSI-USAE, Adamo Bonazzi ha poi aggiunto: “Attendiamo, ovviamente, che l’iter del provvedimento sia portato a conclusione nelle due camere e ci aspettiamo le imboscate dei <<baroni della medicina>> ad ogni angolo di commissione e dell’aula ma siamo fiduciosi che la volontà politica e le necessità del paese vengano prima dei voleri della casta.”
L’iter prevede ora che vengano discussi già in Commissione gli eventuali emendamenti (le modifiche), prima che il relatore presenti il testo all’Aula per la discussione. I tempi non sono ancora noti, ma si parla di un'entrata in vigore che potrebbe arrivare per il 2025. Da quel momento gli studenti avranno modo di verificare anche la propria vocazione e di dimostrare le competenze acquisite con lo studio delle discipline di base di questi corsi di laurea. Un sistema più equo di quello della preselezione con i test che non ha fatto altro che alimentare il numero dei ricorsi ed intasare la giustizia amministrativa."