(ASI) Riceviamo e pubblichiamo - “È il momento giusto per riportare sulla scena politica le problematiche di tutte le persone e quando si fa politica, non per carriera, ma per impegno civico, sai quali sono i problemi reali della gente. Il 14 sera faremo il lancio della mia candidatura e con le immagini faremo capire all’Italia che nelle terre del centro,
Amatrice, Accumuli, Arquata, ancora oggi non c’è niente se non quello che ci donarono con solidarietà gli italiani”. Così a Radio Cusano Campus, Sergio Pirozzi, ex sindaco di Amatrice e fondatore de ‘Civici in Movimento’, ha voluto parlare ai microfoni de ‘L’Italia s’è desta’ con il direttore del giornale radio Gianluca Fabi e Roberta Feliziani, riguardo alla sua candidatura alle elezioni europee.
“Sono stato presidente di una commissione regionale fino a quando non mi hanno fatto fuori -ha continuato Pirozzi – mi occupavo di temi quali prevenzione, salvaguardia dei territori, erosione costiera. Ero riuscito a fare all’unanimità dei provvedimenti straordinari come la prima legge di prevenzione sismica e il nuovo sistema di protezione civile, progetto che prevedeva la salvaguardia di tutte le coste del Lazio.
Ero il responsabile nazionale del dipartimento di Fratelli d’Italia, per questi temi però non mi hanno ascoltato, poi passo con Salvini, e accade la stessa cosa”, ha spiegato Pirozzi. “Quando mi sono candidato a sindaco avevo come slogan la frase ‘carta canta’. Quello che mettevo nel programma elettorale l’ho sempre realizzato perché la gente non bisogna prenderla in giro”.
Pirozzi ha voluto poi sottolineare: “sulla legalità mi sono avvelenato perché hanno cambiato delle norme nel 2017 per il centro Italia. Ho parlato con il governo Conte 1, Conte 2, con Draghi, con la Meloni, sono anche andato da Piantedosi a portare un dossier per far rimettere delle norme che avevo voluto fortemente nel 2017 ma non ho mai ricevuto risposta. Alla legalità ho sempre creduto, pensavo fosse un valore del centro destra, invece questo è un valore che viene cavalcato solo quando fa comodo”, ha dichiarato Pirozzi. “Nella vita ci sono delle battaglie giuste e oggi sfido i leader nazionali a venire a fare un dibattito sulla legalità del centro Italia”.
In chiusura si è parlato anche di priorità per l’Europa. “Al Consiglio d’Europa si parla di direttiva green, ma prima di fare il green non sarebbe più giusto mettere in sicurezza le abitazioni? Abbiamo 90milioni di europei che vivono in zone ad altissimo rischio sismico e idrogeologico. Sono andato a Bruxelles a presentare questo e anche qui nessuno mi ha preso in considerazione. Riguardo la revisione del PNRR, abbiamo alluvioni in Emilia, in tutta Italia, non sarebbe il caso di destinare più risorse per combattere il dissesto idrogeologico e per la salvaguardia dei nostri corsi d’acqua?”, ha poi chiesto l’ex sindaco di Amatrice. “Secondo me sì. L’ISPRA dice che il 90% del territorio dell’Italia è a rischio idrogeologico, quindi, invece di fare stadi o piazze, sarebbe giusto mettere in sicurezza i nostri territori”, ha concluso.
Nota. ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati rappresentano pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. Il nostro intento è di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato il giornale ASI è a disposizione delle persone interessate e a pubblicare loro i comunicati o/e le reppliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione.
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