(ASI) «Un ulteriore passo avanti nella battaglia di civiltà che stiamo portando avanti per radicare sul territorio nazionale la cultura della tutela dei lavoratori e della sicurezza sui luoghi di lavoro».
Così il senatore Enzo De Luca commenta in una nota l'approvazione, all'unanimità, della bozza della terza relazione annuale e della risoluzione – entrambe da presentare e discutere in Aula – da parte della Commissione di inchiesta del Senato su infortuni sul lavoro e morti bianche. Capogruppo del Pd in Commissione, De Luca sottolinea l'impegno profuso in particolare dal suo partito, anche per sollecitare il Governo ad approvare i decreti attuativi del Testo unico sulla sicurezza sui luoghi di lavoro – decreto n.81 del 2008 – senza i quali le disposizioni della legge rischiano di restare sulla carta. Concetto ribadito anche nella bozza di risoluzione, con la quale, partendo dai dati emersi nelle audizioni svolte e nelle missioni effettuate sul territorio e dal fatto che, «malgrado il trend decrescente degli ultimi anni, anche nel 2010 si è registrato in Italia un elevato numero di infortuni e di morti sul lavoro (pari rispettivamente a 775.000 e 980 casi)», la Commissione impegna il Governo a segnare una serie di tappe fondamentali per garantire la sicurezza dei lavoratori. Prima di tutto, il completamento «in tempi rapidi» dell’attuazione del Testo unico, assicurando in tutti i settori, l’applicazione uniforme e completa delle disposizioni del decreto legislativo.
Si chiede anche l'impegno «a garantire prioritariamente il pieno e regolare funzionamento dei comitati regionali di coordinamento sia per quanto concerne la funzione di raccordo tra il livello decisionale statale e quello periferico negli indirizzi e nelle politiche di prevenzione e contrasto agli infortuni e alle malattie professionali», rafforzando la sinergia tra i soggetti istituzionali statali e non statali, anche sul fronte dei controlli e della repressione delle infrazioni e «a sostenere l’iniziativa della Commissione per definire, in accordo con l’Unione europea e nel rispetto delle norme sulla libera concorrenza, una proposta normativa mirante a facilitare l’utilizzo di tutte le agevolazioni» per accrescere la sicurezza delle macchine ed attrezzature da lavoro».
Ancora, tra le altre cose, la Commissione di inchiesta chiede al Governo: la bonifica e la rimozione di tutti i manufatti contenenti amianto, controlli periodici negli stabilimenti, formazione alla salute e sicurezza sul lavoro nelle scuole di ogni ordine e grado, compresa l'università, potenziamento delle azioni di prevenzione e contrasto delle malattie professionali incoraggiando l'emersione delle cosiddette “malattie perdute”, anche attraverso il coinvolgimento dei medici di base; riconoscimento e indennizzo da parte dell’Inail, soprattutto per le patologie più gravi come quelle legate all’amianto – per De Luca il riferimento primo è ai lavoratori dell'ex Isochimica di Avellino – e il rafforzamento della tutela dei lavoratori immigrati, attraverso controlli contro il lavoro sommerso e irregolare e specifiche attività di formazione/informazione.
Infine, uno degli obiettivi prioritari dell'impegno di De Luca: garantire il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro negli appalti e subappalti pubblici. La Commissione chiede che si incentivi «il ricorso a criteri di aggiudicazione alternativi al massimo ribasso, come l’offerta economicamente più vantaggiosa. Occorre inoltre – si legge nella bozza della risoluzione – rafforzare il regime dei controlli da parte delle stazioni appaltanti, mediante un potenziamento delle strutture amministrative anche ai fini della valutazione delle anomalie di offerta e della gestione degli eventuali contenziosi, da perseguire anche attraverso lo strumento delle stazioni appaltanti uniche a livello territoriale». «Il maggior numero di incidenti, spesso mortali, si verifica sul fronte dell'edilizia – spiega il senatore Pd – Anche per questo ho predisposto un disegno di legge che, sulla base di un accordo Governo nazionale – Bruxelles, propone di intervenire sul massimo ribasso d'asta, canale privilegiato dalla criminalità organizzata per entrare nella filiera degli appalti per poi risparmiare, lucrando sulla pelle dei lavoratori. Pratica inaccettabile, ma purtroppo molto diffusa soprattutto in zone, come il Mezzogiorno, molto esposte al rischio di infiltrazioni criminali. Diffondere e potenziare la cultura relativa alla sicurezza sui luoghi di lavoro, avversando anche in questo modo la criminalità, è, ripeto, una battaglia di civiltà – ha concluso De Luca – che va combattuta da subito, trasformando la responsabilità che anima molti e certamente ha ispirato l'attività della Commissione di inchiesta del Senato, in un segnale, tangibile, di cambiamento”.