(ASI) - Approvato definitivamente in Senato attraverso il cosiddetto Decreto Bollette 2025 in vigore dal 30 aprile, questo bonus è stato concepito dal Governo per fronteggiare le importanti conseguenze economiche dovute all’emergenza energetica degli ultimi tempi e aiutare le famiglie più bisognose.
L’articolo 1 del Decreto Legge 19/2025 prevede lo stanziamento di un contributo straordinario per la fornitura di energia elettrica e gas naturale, per tutti clienti domestici con valori dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) fino a 25.000 euro. La particolarità principale del bonus bollette, è quella di prevedere l’accesso automatico agli aventi diritto e una distribuzione pressoché immediata nell’arco temporale di tre mesi, sulla base di tre rate mensili che andranno ad abbattere l’importo delle bollette.
Il valore ISEE di 25.000€ rappresenta una forbice piuttosto ampia di aventi diritto, ciò a significare che l’emergenza energetica, oltre ad aver impattato in maniera preponderante e ovviamente sulle famiglie più in difficoltà, darà anche respiro a numerose altre famiglie che solitamente non hanno accesso a queste forme di agevolazioni economiche, in quanto riservate alle fasce più deboli della popolazione.
L’accesso al bonus per gli aventi diritto è automatico, ossia avviene senza presentazione di domande accessorie a supporto, tuttavia per essere attivato deve essere presentata la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) per l’ottenimento dell’attestazione ISEE che certifica il requisito di idoneità per il bonus bollette. È possibile presentare la DSU attraverso la compilazione semplificata attraverso il portale unico ISEE dell’INPS. L’accesso avviene con le solite modalità, ormai diventate consuete per la Pubblica Amministrazione: Spid, Carta di Identità Elettronica (CIE) e Carta Nazionale dei Servizi (CNS). La compilazione della dichiarazione è piuttosto semplice e veloce: alcuni dati sono già precompilati, mentre alcuni devono essere autodichiarati dall’utente. In caso di difficoltà nel reperimento dei dati richiesti, ci si può sempre rivolgere a un CAF. Una volta ricevuta l'attestazione ISEE nei casi in cui il valore risulta inferiore ai 25.000€, non c’è bisogno di fare altro: a questo punto infatti, grazie alla banca dati del Sistema Informativo Integrato della PA, l’utente riceverà direttamente dal suo fornitore il bonus in bolletta, a partire dal primo trimestre utile dopo la presentazione della DSU.
Carlo Armanni - Agenzia Stampa Italia



