(ASI) “La nota vagamente intimidatoria dell’Usigrai è patetica e dimostra come questo sindacato sfugga dalla risposta alle domande che sono state presentate e la butti in confusione.
L’Usigrai deve rispondere alle domande: è vero o no che c'era un collaboratore non in regola che sarebbe stato coinvolto nella vicenda degli ammanchi? Come intende l’Usigrai risarcire i propri iscritti dall’ammanco di 100mila euro che si è verificato? Visto che è stato fatto il nome di Di Trapani, chi gli avrebbe affidato gli incarichi non conformi alla sua qualifica professionale? Tutti sanno come sono andate le cose in Rai. Quindi è inutile fare i ‘ricattucci’ cercando di chiamare in causa persone e dirigenti che non c’entrano. Il metodo intimidatorio non ci appartiene ma non ci impressiona. Io chiedo risposte pubbliche e trasparenti. Non si libereranno della mia vigilanza. Non se ne sono mai liberati. Si credono i padroni della Rai, ma non lo sono. I padroni della Rai sono i cittadini rappresentati dal Parlamento e non consorterie che hanno sempre anteposto i propri obiettivi a quelli della comunità nazionale. Facciano pure le inutili assemblee di Ferragosto, ma non sfuggiranno alle nostre domande. Gliele faremo ogni giorno. E ora sappiamo, per loro ammissione, chi ha compiuto questi errori e sappiamo anche chi ne è stato responsabile. Un errore di ‘misura cinque’. Con tanto di firma”. Lo dichiara in una nota il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri componente della Commissione di Vigilanza Rai.