(ASI) «Il Friuli Venezia Giulia rischia di cadere nel baratro della morte di Stato come tragica e diretta conseguenza della sentenza della Corte Costituzionale sul caso Cappato che di fatto scavalcò il Parlamento e sta ora portando l’Italia a grandi passi verso l’eutanasia.
Un piano inclinato sempre più pericoloso, che sta colpendo sempre di più le amministrazioni di centro-destra dopo quanto successo in Veneto lo scorso giugno. Auspichiamo che il presidente Massimiliano Fedriga non segua l’esempio di Luca Zaia in Veneto, che abbraccia l’agenda di morte della sinistra e dei radicali, e non dia alcuno spazio al suicidio assistito, anzi mantenga l’impegno di intensificare le cure palliative, gli Hospice, i sostegni per i fragili, i loro familiari e i caregiver. Una politica veramente degna di uno Stato civile deve combattere le sofferenze, non uccidere il sofferente». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia in merito all’ok che la Asl ha dato alla richiesta di suicidio assistito fatta da “Anna”, affetta da sclerosi multipla. Così in una nota,Jacopo Coghe, Portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.