(ASI) A riprova dell'aumento costante di italiani che da tempo non si riconoscono più nei partiti tradizionali e che contestano la politica degli ultimi governi (specialmente quello guidato da Giorgia Meloni), si sta costuituendo un fronte comune trasversale che va da sinistra a destra e che potrebbe essere il banco di prova per una futura formazione politica, alternativa ai poteri forti.
Tante le associazioni che hanno aderito al 'Comitato Fermare la Guerra' promosso da Gianni Alemanno e Massimo Arlechino, tanti i singoli che, che a titolo personale, parteciperanno all'iniziativa.
Un nuovo impegno per distinguersi dalle linee politiche dominanti e dalle posizioni governative neo-consevatrici dell'attuale esecutivo.
Uno dei punti centrali del dibattito sarà la guerra in corso in Ucraina, sulla quale l'attuale Governo ha espresso giudizi e assunto atteggiamenti contro la Russia, non condivisi dalla maggior parte degli italiani, oltre che dannosi per gli interessi economici nazionali.
Altre tematiche saranno: “Verso un mondo multipolare”, “Sussidiarietà e crisi della politica”, “È l’Europa che ce lo impone”, “In difesa dell’umano” e "Per non morire americani. Un Movimento per l’Italia”.
Tra i principali relatori della prima giornata si segnalano: i generali Marco Bertolini e Leonardo Tricarico, lo storico Franco Cardini, l’ambasciatore Marco Carnelos, l’analista geopolitico Giacomo Gabellini, il prof. Ugo Mattei presidente del Comitato referendario “Generazioni future”,
Ai lavori della seconda giornata parteciperanno tra gli altri: Fabio Dragoni, giornalista dI La Verità, Luciano Barra Caracciolo, presidente di Sezione del Consiglio di Stato, Diego Fusaro, filosofo e osservatore politico.