(ASI) “Esprimo grande preoccupazione per la proposta che il Commissario europeo alla pesca Sinkevicius vorrebbe inserire nel Piano d’Azione UE. L’idea di un’ulteriore riduzione del 30 per cento della pesca a strascico equivale a una sentenza di condanna a morte per le marinerie italiane. Qui l’unica ad andare a strascico è la furia ideologica dell’ambientalismo di sinistra che continua a mietere vittime nel settore economico italiano.
Oggi, come già accaduto anche in passato, il “nemico” da colpire è il comparto della pesca costituito da lavoratori che, con grandi sacrifici, rappresentano il sostentamento economico per le loro famiglie. 6mila pescherecci e 22mila pescatori, che generano un'economia pari a 1,5 miliardi di euro, rappresentano una priorità per noi e per la nostra Nazione. Questa crociata ambientalista, priva di controprove scientifiche, si accanisce esclusivamente contro le marinerie europee, in particolare italiane. I pescherecci di nazioni extra-UE che pescano nei nostri stessi mari sono invece liberi di adottare le tecniche che preferiscono senza alcun limite, determinando così uno sbilanciamento inaccettabile in favore di chi non è europeo”. Lo dichiara in una nota il deputato di Fratelli d’Italia, Sara Kelany.