(ASI) "La Regione blocchi subito l’incostituzionale Payback dispositivi medici, il governo Meloni cancelli questa legge di Draghi pro-multinazionali” Oltre 4000 aziende in Italia (più di 100 solo in Veneto) dal 30 giugno 2023 andranno in bancarotta per una legge palesemente incostituzionale chiamata PAYBACK DISPOSITIVI MEDICI.
È una legge fatta approvare da Draghi che, contro ogni principio Costituzionale, con effetti persino retroattivi dal 2015 e sposta i costi della sanità pubblica (ben 5 miliardi di eccedenze) su ignare società private, colpevoli solamente di essere fornitori dei pubblici ospedali. Un folle esproprio proletario dello Stato che non si vede nemmeno nei regimi dittatoriali: una tassa che toglie ad un’azienda più dei guadagni effettuati. Il 30 giugno le ASL tratterrà dai pagamenti alle sue aziende fornitrici cifre superiori ai guadagni di 5 anni costringendo alla chiusura e conseguente blocco delle forniture mettendo a rischio gli interventi ospedalieri. Ecco qualche esempio concreto: VER SAN & Dafne m.d. Srl di Zevio (VR), fatturato 7,5 milioni, richiesta di restituzione al 30/6: 2,5 milioni; ORTHOLAB Srl di Mira (Ve) fatturato 3,1 milioni, richiesta di restituzione al 30 giugno: 1 milione BIMAR ORTHO srl di Verona Fatturato 2,3 milioni, richiesta di restituzione 400.000 pari all’utile di 10 anni! Una legge assurda perché cancellerebbe tutte le micro, piccole e medie imprese italiane che ogni giorno supportano silenziosamente il Servizio Sanitario Nazionale. Proprio quelle aziende che pochi mesi fa durante la pandemia erano ritenute strategiche dallo Stato ed a cui sono stati chiesti sforzi immensi per rimanere al fianco di medici ed infermieri per garantire loro i materiali necessari alle cure dei pazienti covid e non, oggi vengono eliminate per legge sotto lo sguardo compiaciuto delle multinazionali che rimarrebbero le sole detentrici delle forniture alla nostra Sanità. Una sorta di esproprio di Stato, una condanna a morte per oltre 190.000 lavoratori specializzati nel settore delle forniture medicali. Chiedo l’urgente adozione di un decreto immediato di sospensione da parte della Regione Veneto, come ha fatto la Sardegna e la Provincia Autonoma di Trento e l’intervento urgente del Governo Meloni di cancellazione di questa norma che distrugge un intero settore della nostra economia portando l’Italia alla totale dipendenza delle multinazionali."
Così in una nota Stefano Valdegamberi,consigliere della Regione Veneto.