(ASI) Roma - "A chiamarlo decreto Ricostruzione ci vuole coraggio, visto che parliamo di un provvedimento che è il nulla cosmico: più che dare impulso a chi deve ricostruire distrugge l'unico strumento che ha velocizzato la rinascita del cratere sismico del Centro Italia, cioè il Superbonus 110%, a cui il governo ha voluto mettere un'ancora solo perché ha un brand politico, cioè il marchio del Movimento 5 Stelle. Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria aspettavano questo decreto da tempo, e invece si ritrovano dinanzi a un provvedimento impalpabile che non aiuta nessuno. Il bello è che ci sono state proposte emendative per prolungare il Superbonus 110% in quelle zone fino a tutto il 2025, così come alcuni presidenti di Regione del Centrodestra avevano dato l'ok alla nostra proposta di Superbonus Regione. Emendamenti tutti ritirati, così come i nostri bocciati. E oggi, mentre votavamo questo slavato e inutile decreto, dal governo scopriamo che forse il prolungamento del Superbonus tanto vituperato ritornerà in un altro provvedimento per le aree sismiche. Un teatrino indegno, sulle spalle di cittadini che dormono nelle Sae con un metro di neve davanti casa. I 62 eletti di maggioranza nelle quattro regioni di cui sopra e della Campania, perché c'è anche Ischia da non dimenticare, si dovrebbero vergognare. Siamo di fronte a un governo che non sa fare neanche un accenno di proposta". Così l'onorevole Giorgio Fede, a seguito del suo intervento in dichiarazione di voto sul Dl ricostruzione alla Camera.
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