(ASI) - L’Istat ha recentemente pubblicato il comunicato stampa in cui ha comunicato un aumento significante dei prezzi al consumo del mese di Luglio 2022.
In particolare l’indice dei prezzi al consumo ha registrato una maggiorazione dello 0,4% su base mensile e del 7,9% su base annua.
La spinta inflazionistica non intende fermarsi e questi dati lo confermano nuovamente: il rallentamento dei prezzi dei beni energetici non sta frenando l’onda lunga delle tensioni inflazionistiche.
Rallentano i prezzi dei Beni energetici a causa degli Energetici regolamentati (ossia bollette di gas e di luce) mentre i prezzi degli energetici non regolamentati (carburanti per gli autoveicoli, i lubrificanti e i combustibili per uso domestico ad esempio) crescono del 39,8%, livelli che non si vedevano da giugno e maggio del 1996.
Aumentano i prezzi del cosiddetto “carrello della spesa” (+9,1%) che comprende i Beni alimentari, per la cura della casa e della persona e sia quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto, un aumento che non si osservava da settembre 1984.
Decelerano invece i prezzi dei Servizi ricreativi culturali (da +5,0% a +4,6%).
L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% su base mensile, e del 7,8% su base annua. L'indice armonizzato dei prezzi al consumo invece, (l'Ipca) cala su base mensile dell'1,1%, a causa dei saldi estivi di cui il Nic non tiene conto, e aumenta dell'8,4% su base annua (da +8,5% nel mese precedente).
L'inflazione su base tendenziale rimane dunque elevata pur riducendosi di un decimo di punto percentuale.
Tommaso Maiorca – Agenzia Stampa Italia
(Fonte: Istat)