(ASI) Umbria - "Il Fronte Comunista esprime pieno sostegno agli operai del ramo uova ex-Novelli in lotta per il pieno riconoscimento dei loro diritti. Circa cento lavoratori sono ancora in attesa delle mensilità salariali di ottobre e novembre e della tredicesima, e non intendono tollerare altri segnali di immobilismo in merito da parte dei curatori fallimentari di Novelli e Alimentitaliani: l’assemblea dei lavoratori ha votato a larghissima maggioranza di tenere le braccia incrociate da oggi a quando il dovuto non sarà erogato alle famiglie.
Quella dello sciopero ad oltranza è una scelta coraggiosa, dato l’arrivo delle festività natalizie (periodo tradizionalmente di piena attività industriale per Ovito), e per questo ancor più piena di dignità, una dignità già calpestata dalle scelte della curatela del gruppo, dato che nell’anno ancora in corso si sono già registrati pagamenti parziali per i mesi di maggio e agosto; a ciò si aggiunge il summenzionato ritardo di tre mensilità di spettanze, una vera vergogna nei confronti delle famiglie che dovrebbero gestire le festività natalizie in un periodo in cui già inflazione e carovita pesano come macigni sui bilanci familiari.
Ciò che permetterebbe il saldo delle spettanze sarebbe il finanziamento ponte da 300000 euro promesso come secondo anticipo dalla cordata di imprenditori, in parte umbri, che ha acquistato il ramo dell’azienda impegnandosi nel versamento di 5 milioni di euro entro il 19 gennaio, a sostegno del piano industriale già presentato a novembre. Peccato che sulla novantina abbondante di attuali effettivi, il piano industriale preveda l'impiego di soli 55 lavoratori: oltre al mancato pagamento dei salari, guadagnati da lavoratrici e lavoratori col proprio sudore e le proprie competenze, sul futuro grava quindi anche la prospettiva della disoccupazione; un’ulteriore beffa per le maestranze che, prima dell’acquisto, avevano già reso nota la propria risoluzione di rilevare Ovito costituendosi in cooperativa. D’altronde, qui come altrove, le lavoratrici e i lavoratori hanno dato ampiamente prova di saper gestire la produzione, la vendita e l’amministrazione anche senza la presenza rapace del padronato passato e futuro, mantenendo al lavoro tutti i dipendenti ex-Novelli.
Come Fronte Comunista, organizzazione la cui spina dorsale è costituita da lavoratori, precari e disoccupati in lotta, ci dichiariamo aperti ad ascoltare e a sostenere le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti nello sciopero, ponendoci come interlocutori pronti a spalleggiare ad oltranza lo stato di agitazione in atto e a dare forza e risalto alle iniziative necessarie per la salvaguardia dei posti di lavoro, in ogni forma esse si svolgeranno. Solo la lotta paga!" Così in una nota Fronte Comunista - Umbria.