(ASI) “La crescita senza freno dei costi energetici e delle materie prime sta colpendo duramente famiglie e imprese e richiede interventi senza precedenti. E’ in gioco la credibilità delle istituzioni europee e la coesione sociale.
La proposta della Commissione europea che fissa il prezzo massimo del prezzo del gas a 275 euro a megawattora rischia di essere insufficiente se non accompagnata da una riforma strutturale”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in occasione del Consiglio Affari Energia che si svolge a Bruxelles.
“Pertanto, appare condivisibile la posizione del ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, che ha annunciato la non adesione di 15 Paesi fra cui Italia, Francia e Spagna, alla proposta della Commissione. E’ necessario discutere di misure adeguate in grado sterilizzare gli aumenti e tutelare l’industria europea e l’occupazione salvaguardando, al contempo, la sicurezza nazionale”.