(ASI) - Tra la notte di lunedì 21 e martedì 22, il governo Meloni ha approvato in Consiglio dei ministri la sua prima legge di Bilancio per il 2023, che contiene tutte le nuove misure da introdurre nel prossimo anno.
La legge vale circa 35 miliardi e la maggior parte delle risorse, circa 20 miliardi, è destinata principalmente a sostenere le imprese e le famiglie italiane dai rincari dell’energia causati dalla guerra in Ucraina. La restante parte andrà a coprire i nuovi provvedimenti su tasse e pensioni.
Gli argomenti specifici e toccati dalla legge sono stati brevemente citati dalla stessa Meloni in un post su Twitter:
“Questa sera, in Consiglio dei Ministri, importanti provvedimenti che presenteremo in legge di bilancio: contrasto al caro bollette, taglio del cuneo fiscale, aumento dell’assegno unico per i figli, sostegni contro il caro vita, interventi sulle pensioni più basse, detassazione sui premi aziendali, incentivi alle aziende per nuove assunzioni, interventi contro la concorrenza sleale, norma sugli extraprofitti energetici e tante altre iniziative per favorire la crescita e aiutare famiglie e imprese.”
Ha poi infine comunicato che questa mattina, “in conferenza stampa alle 10:00, illustrerò nello specifico tutti i provvedimenti di un’importante e coraggiosa manovra economica a sostegno dei cittadini, con particolare attenzione ai redditi bassi e alle categorie in difficoltà. L’Italia torna a correre”.
La manovra si sposterà ora in Parlamento, in cui la legge dovrà essere nuovamente approvata prima di entrare definitivamente in vigore: il testo infatti deve essere approvato prima da Camera e Senato e poi spedito a Bruxelles entro il 30 novembre; dopo il parere positivo della UE e recepite le eventuali indicazioni, la legge dovrà essere approvata in via definitiva dal Parlamento entro il 31 dicembre.
Le principali misure adottate nel disegno di legge sono le seguenti:
Rincaro energia:
I 21 miliardi destinati alle misure contro il caro energia saranno destinati ad aumentare gli aiuti alle famiglie e alle imprese italiane. Per quanto riguarda i trasporti, il taglio delle accise sui carburanti farà scendere il prezzo dai 30,5 attuali ai 18,3 centesimi.
Rimarrà in vigore il bonus sociale sulle bollette per le famiglie con reddito basso e i crediti di imposta per le imprese.
Lavoro e pensioni: quota 103 per il 2023.
Nel 2023, la Quota 102 lascerà spazio a Quota 103. mentre quest’anno i lavoratori potevano andare in pensione anticipata avendo 64 anni d’età e 38 di contributi, l’anno prossimo potranno farlo se hanno 62 anni, con 41 di contributi.
È una misura temporanea che eviterà il ritorno alla legge Fornero e che per ora riguarderà solo il prossimo anno e che aumenterà l’importo delle pensioni minime a 570 euro.
Modifiche al reddito:
Il governo Meloni ha deciso di abolire il reddito di cittadinanza. La misura partirà da gennaio 2024, ma già per il prossimo anno sono previste alcune novità: per chi può lavorare, infatti, il beneficio verrà gradualmente cancellato e si cercherà di inserire queste persone nel mercato del lavoro.
Per chi invece non è abile a sostenere un rapporto di lavoro, questi continueranno a ricevere la prestazione fino alla fine del 2023, poi, dal 2024, saranno assistiti con una nuova forma di sussidio che verrà organizzata nei prossimi disegni di legge.
Taglio al cuneo fiscale e decontribuzione assunzioni:
Il taglio delle tasse sul lavoro sarà di 2 punti percentuali per i redditi fino a 35mila euro e di 3 punti per chi ha reddito inferiore a 20mila euro.
Inoltre, le aziende che assumeranno a tempo indeterminato dipendenti con meno di 36 anni avranno sconti sui contributi da pagare per un massimo di 6 mila euro all’anno.
Riduzione IVA:
La riduzione dell’IVA al 5% avverrà solamente per i prodotti di prima necessità per l’infanzia e sugli assorbenti.
Aumento del tetto all’uso del denaro contante:
L’aumento del tetto all’uso del contante, che con il governo Draghi doveva scendere a 1000 euro, passerà da 2mila a 5mila euro. Secondo il governo Meloni, la riduzione a 1000 euro avrebbe penalizzato i più poveri.
Tommaso Maiorca. – Agenzia Stampa Italia