(ASI) "Ad otto anni dall'approvazione della sciagurata legge Delrio che ha abolito il sistema democratico di elezione delle Province va fatta una riflessione.
Sul piano istituzionale sono numerosi i disagi, con Comuni e cittadini abbandonati nel conflitto di competenze che si è sollevato a seguito della legge Delrio. Inoltre, si è determinato un sistema dove i cittadini non hanno più alcun potere a favore degli amministratori comunali con un peso elettorale, tra l'altro, legato alla classe demografica del comune. Così, di fatto, il presidente ed il Consiglio provinciale sono scelti dalle maggioranze dei Comuni più grandi, riducendo quasi a zero l'incidenza degli amministratori dei piccoli enti. Insomma, l'eliminazione del metodo democratico del suffragio ad appannaggio dei cittadini ed il riconoscimento di tale potere in capo agli amministratori locali ha prodotto un duplice effetto distorsivo. A questo si aggiunge la drammatica incertezza finanziaria e il disordine istituzionale, il tutto a detrimento degli interessi della comunità. E infine la schizofrenia istituzionale dove, se da un lato le Province esistono per la nostra Costituzione, dall'altro lato sono disarticolate nella prassi amministrativa. E' quindi giunto il tempo di aprire una riflessione ridando ai cittadini il potere di scegliere da chi essere amministrati, anche all'interno degli enti provinciali".
Lo dichiara il senatore di Fratelli d'Italia, Domenico Matera.