(ASI) Con la guerra nel cuore dell’Europa e un’inflazione che ha superato quota 9%, la pressione fiscale continua a schiacciare imprese e famiglie soprattutto in Italia. Il dato nel Belpaese è impressionante e non contribuisce affatto a stemperare il dato inflativo legato alla sperequazione globale.
Nell’ambito della Comunità europea Italia, Germania, Olanda, Francia e Spagna stanno provando a mettere un freno a questa situazione divenuta insostenibile per le piccole imprese del vecchio continente. “Abbassare le tasse tutti insieme - ha commentato Gianni Lepre, opinionista economico del Tg2 - è un modo condiviso di affrontare una questione che rischia di trascinare nel baratro l’intera economia continentale”. L’innalzamento delle tasse - ha poi proseguito il noto economista - come si intuisce facilmente, è il risultato di un mix esplosivo che parte dal rincaro delle materie prime fino alla stretta energetica. Queste circostanze hanno praticamente obbligato i governi ad in plus-ricavo iniziato con il caro bollette e che ancora prosegue”. Lepre, che tra le altre cose è presidente della Commissione Reti e Distretti produttivi di Odcec Napoli, ha poi chiarito: “l’idea di una minimum tax sponsorizzata anche dal nostro Paese, è una genialità in se per se, ma è però legata ad una seria lotta alla grande evasione fiscale da cui poi recuperare le risorse da reimpiegare per calmierare costi ed oneri”. Il prof. Lepre, tra l’altro firma prestigiosa di Italpress e Agenzia Stampa Italia, ha poi concluso: “alleggerire la pressione fiscale su famiglie e imprese è la priorità assoluto del prossimo governo anche in considerazione dell’autunno-inverno al quale andiamo incontro e in base alla prospettive niente affatto confortanti che arrivano dai campi di battaglia in Ucraina. Una imposizione minima comune e condivisa significherebbe non solo dare ossigeno all’economia, ma garantire al Paese una valvola di sfogo importante contro la possibile implosione dell’intero sistema”.