(ASI) Ancora un incontro interlocutorio sulla vertenza ex Blutec di Termini Imerese. Quella di ieri alla presenza dei dirigenti delegati del Ministero dello Sviluppo economico e della Regione siciliana, dei Commissari straordinari e delle sigle sindacali, è stata una riunione che ha segnato l'evidenza di uno stallo della situazione che la federazione regionale Ugl Metalmeccanici Sicilia definisce preoccupante. "Il tempo scorre inesorabile e mentre ci avviamo sempre più verso la scadenza degli ammortizzatori sociali, per i quasi 1000 tra lavoratori diretti e dell'indotto, si continua a fare melina rispetto al rilancio del sito ed alla distribuzione dei fondi stanziati dalla legge di stabilità regionale - dice il segretario Angelo Mazzeo.
Ancora infatti non si è deciso come riversare agli ex dipendenti ormai prossimi alla pensione i 30 milioni di euro, se tramite Blutec o direttamente, ma soprattutto non si conosce bene la platea dei beneficiari in quanto si attende da settimane una risposta da parte dell'Inps se il personale rientra o meno tra le categorie dei lavoratori usuranti. Solo quando ci sarà questo riscontro si conoscerà il reale numero di unità lavorative che andrebbero ad ottenere questo incentivo all'esodo. C'è invece un imbarazzante silenzio su quello che sono i potenziali progetti che dovrebbero garantire la ripartenza dell'area già Fiat - aggiunge Mazzeo. Sappiamo bene che tra la conclusione del procedimento, l'avvio dei lavori di realizzazione e l'avviamento dell'attività potrebbero passari anche molti mesi. Oggi rischiamo davvero di non avere più i lavoratori agganciati agli ammortizzatori sociali, quando possibilmente si stanno ancora ad esempio riqualificando le strutture. Serve un cronoprogramma serio, sia per quanto riguarda la fuoriuscita del personale pensionabile che per la realizzazione delle nuove iniziative, anche perchè non possiamo più permetterci il lusso di temporeggiare ulteriormente. E' chiaro - conclude il segretario regionale di Ugl Metalmeccanici - che questo è un percorso già ben delineato e non può più essere cambiato in corsa, ora così come dopo le elezioni politiche e regionali. Su questo saremo inflessibili."