“Non trasformate Lasorella di Agcom nella barzelletta d’Italia”
(ASI) Mario Adinolfi, presidente di Alternativa per l’Italia (APLI), usa l’ironia per denunciare lo scarso spazio riservato dalle televisioni alla lista di cui è capolista al Senato nel Lazio e in Abruzzo: “Sono qui a chiedere l’abrogazione della par condicio, per evitare al dott. Giacomo Lasorella di vedersi trasformato nella barzelletta d’Italia visto che come presidente di Agcom è il garante dell’applicazione della legge. Agcom ha riconosciuto che Alternativa per l’Italia, ai sensi dell’articolo 2 comma 2 lettera b del suo stesso regolamento diramato il 3 agosto 2022, è uno dei sedici soggetti politici nazionali che per diffusione sul territorio hanno diritto a veder divisi equamente gli spazi. Il sottoscritto e Simone Di Stefano abbiamo avuto qualche manciata di secondi nei tg Rai e Mediaset, zero secondi nel tg La7, zero secondi a In Mezz’ora (la Annunziata ha invitato tutti, a partire dalle piccole liste di sinistra, ma noi no), Otto e Mezzo, Di Martedì, In Onda, Omnibus, L’aria che tira, Agorà, Controcorrente, Dritto e Rovescio, Cartabianca, Piazzapulita, Quarta Repubblica. Fossi nel dott. Lasorella, presidente Agcom, chiederei dunque l’immediata cancellazione della legge sulla par condicio visto che non è in grado di farla applicare e alcuni partiti hanno decine di ore a settimana di copertura e noi decine ai secondi. Qualora facesse istanza di abrogazione della par condicio per non risultare più la barzelletta d’Italia, sosterremmo la sua proposta a difesa del suo onore. O forse un nominato dai partiti in campagna elettorale preferisce non infastidire chi lo ha nominato al ben retribuito incarico all’Agcom?”.