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(ASI) Circa la possibilità che l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori venga rivisto, la Cgil ha le idee chiare: "È evidente che non abbiamo nessuna intenzione di rinunciare all’articolo 18 che consideriamo una norma di assoluta modernità mentre invece vorremmo discutere davvero e non per slogan di lotta alla precarietà", dice Fammoni, che nella Cgil ha la delega sul mercato del lavoro.
E che all’invito del ministro Elsa Fornero a sedere su un tavolo di negoziato nel quale possa discutersi l'articolo 18 risponde: "Noi proponiamo sempre discussioni intellettualmente aperte ma nessuno può chiedere che il merito non sia dirimente. Se tutte le volte si parla dell’articolo 18 è chiara la direzione verso cui si vuole andare e non è un merito condivisibile".
Fammoni esprime una considerazione anche sull'atteggiamento che un governo tecnico dovrebbe assumere: "Un governo tecnico che propone misure per il futuro che disegnano un nuovo modello sociale dovrebbe riflettere se questo è il suo vero compito visto che non è legittimato dal voto dei cittadini e credo neanche alla maggioranza".
A parere del sindacalista, il Governo "potrebbe e dovrebbe fare una cosa utile ed urgente: discutere di riforma degli ammortizzatori sociali, estendendo la tutela a tutti quelli che ne sono privi, e soprattutto parlare di interventi urgenti per il 2012, anno in cui la recessione farà perdere altre centinaia di migliaia di posti di Lavoro, altro che libertà di licenziamento".
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