(ASI) Umbria - "Durante la crisi pandemica, la grande distribuzione organizzata ha continuato ad operare ininterrottamente per garantire alla popolazione l’accesso ai beni di prima necessità.
Le lavoratrici e i lavoratori della grande distribuzione, come quelli della sanità, hanno esercitato le proprie mansioni a contatto con il pubblico per più di due anni, assumendosi grandi rischi e grandi carichi di lavoro, soprattutto nei momenti di maggiore diffusione del contagio, dovendo spesso operare in condizioni di carenza di organico e di dispositivi di protezione individuale. Il tutto, senza la beffa di essere pubblicamente glorificati.
Nonostante le aziende della grande distribuzione abbiano quindi non solo mantenuto il livello di profitti pre-pandemico, ma lo abbiano anche incrementato di milioni di euro, una volta messe alle strette dall’aumento dei costi energetici operano tagli di spesa drastici che ricadono immediatamente sul personale dipendente: è così che i lavoratori Eurospin si ritrovano sottoposti a “carichi di lavoro eccessivi, turni massacranti, obbligo per gli addetti di farsi carico anche delle pulizie di bagni e parcheggi, utilizzo improprio delle clausole elastiche e flessibili senza che vengano retribuite, irregolarità nei livelli di inquadramento, trasferimenti coatti in sedi lontane”, come scrivono i sindacati promotori dello sciopero. Eurospin, dal canto suo, forte della propria crescita dell’8% dal 2016 al 2021, non si degna nemmeno di rispondere ai comunicati sindacali circa la messa in stato di agitazione dei propri dipendenti, chiaro segnale della totale mancanza di disponibilità al compromesso.
Il Fronte Comunista porta quindi la propria solidarietà ai lavoratori Eurospin della Regione Umbria, sostenendoli nella loro lotta per il miglioramento delle condizioni economiche del loro lavoro e per la tutela dei loro diritti e della loro dignità. Il mondo del lavoro in Italia è sottoposto ad attacchi ininterrotti, che si inaspriscono quando il capitale è in difficoltà, perché davanti a problemi fuori dal proprio controllo i padroni cercano sempre di mantenere i propri profitti sulla pelle dei lavoratori. Dobbiamo rispondere uniti a questi attacchi, costruendo un Fronte Unico di Classe ed usando le uniche armi dei lavoratori che funzionano: la lotta e l’organizzazione!" Così in una nota del Fronte Comunista.