(ASI) "Può andar bene a Marchionne il suo, cosidetto, contratto nazionale, ma non agli operai della Fiat che non possono neanche militare nei sindacati che, a loro avviso, più li rappresentano, vale a dire la Fiom-Cgil e Cobas." Cosi dichiara in una nota l'On. Di Giuseppe sulle scelte aziendali Fiat, aggiungendo:"Ma che razza di democrazia è?
Da quando in qua il datore di lavoro si sceglie i sindacati che più gli fanno comodo, forse è una nuova forma che democrazia creata da Marchionne? Questa la svolta storica? Mi ricorda la riforma epocale della scuola messa a punto dalla Gelmini, che di contro sta mettendo a dura prova le istituzioni scolastiche. Come può essere favorevole ai lavoratori il divieto di scioperare sulle materie regolate dal contratto con la punizione dei sindacati che le indicono, oppure il non voler retribuire i primi due giorni di malattia se l’assenteismo supera il 3,5 per cento, o anche la riduzione delle pause da 40 a 30 minuti? Alla faccia della democrazia!".