(ASI) “Da più parti, in queste ore, stiamo ascoltando lamentele per quanto riguarda i risultati raggiunti dal Ministero dell’Istruzione. Una vera illuminazione che sembra aver colto molti nonostante siano mesi che noi dell’UGL Scuola denunciamo l’assoluto immobilismo e la mancanza di qualsivoglia iniziativa a tutela della scuola e dei suoi lavoratori.
Una circostanza che ci riempie di amarezza in quanto, ancora una volta dobbiamo assistere al triste teatrino di pecore che si trasformano in lupi quando cambiano le condizioni. Un dato di fatto inusitato che offende tutto il personale scolastico, le famiglie e l’intero Paese”.
Queste le parole del Segretario Nazionale UGL Scuola, Ornella Cuzzupi, che continua: “Che questo Ministero e i professionisti cantori degli annunci e dei proclami, nulla di concreto hanno realizzato per la scuola è sotto gli occhi di tutti. Il contratto del comparto, scaduto da tempo, relegato nei meandri delle cose quasi dimenticate; la riapertura della scuola che vedrà gli istituti nelle stesse condizioni dell’anno passato; la burocrazia che attanaglia in maniera stringente ogni tentativo di sviluppare una politica seria per una didattica che va rimodulata sulle esigenze moderne; l’inclusione che rimane una bandiera stropicciata da tirar fuori quando serve ma guardandosi bene dal portare soluzioni operative il tutto a scapito dei meno fortunati; una edilizia scolastica lasciata alla fantasia del momento; un adeguamento minimo delle strutture come ad esempio gli aeratori che l’UGL Scuola chiede dall’inizio della pandemia… tutte cose, e sono solo alcuni esempi, lasciati a marcire sotto il sole dell’incompetenza, della superficialità e dell’incuranza”.
E il discorso del Segretario Nazionale torna direttamente sul ruolo e i compiti dei docenti e dei troppo spesso dimenticati ATA: “Tra l’altro, questo ministero è riuscito – per la verità a pari di altri precedenti – ad avvilire ulteriormente il comparto attraverso il modo con cui è stato trattato il personale docente e ATA. Figure che reggono l’Istituzione a cui non viene riconosciuto alcun merito, che non vengono valutate per l’importanza che dovrebbe avere chi è chiamato a disegnare il futuro del Paese attraverso l’istruzione e la didattica. Fanalini di coda di un’Europa che viene tirata in ballo solo ed esclusivamente a propria convenienza. La debacle di un dicastero che impone una riflessione attenta per il futuro e che deve richiamare tutti, nessuno escluso, a tirare le somme su quanto fatto. Noi dell’UGL Scuola, dal canto nostro, non abbiamo lasciato e mai lasceremo a nessuno il campo libero per continuare in questa pantomima che lede le fondamenta del Paese. Noi riteniamo che la Scuola e il suo personale debbano essere proiettati verso un futuro che renda loro merito e gli siano dati mezzi e strumenti affinché possano portare avanti i propri compiti come sanno e devono fare. Non è una promessa… è un impegno!”