(ASI) Mario Adinolfi, presidente del Popolo della Famiglia (PdF) e cofondatore con Simone Di Stefano di Alternativa per l’Italia (APLI), commenta così lo stallo sulla crisi di governo: “Il dato politico ormai è chiaro: se mercoledì Draghi si rimangia le dimissioni e il suo ‘non esiste un governo senza M5S’, la sua parola varrà poco o niente e perderà la faccia oltre al residuo di credibilità che gli rimane, d’altronde è il tipo per cui Erdogan una volta è ‘dittatore’ e l’altra è ‘amico, alleato e partner’.
Resisterà altri 6 mesi, ok. Poi? Tutti quelli che lo stanno implorando di restare ‘perché Draghi è il migliore’, perché non scelgono la via più semplice? Andiamo al voto e candidatelo. Ci candidiamo pure noi di Alternativa per l’Italia. E poi vediamo chi vota APLI e chi lo vota, Draghi. Non è tutto più lineare così, caro presidente Mattarella? E Renzi, Berlusconi, Letta, Di Maio, Fedriga, Giorgetti, Calenda, Bonino che lo volete così disperatamente a Palazzo Chigi: mettetevi insieme, candidate Draghi premier e vediamo se in Italia vincete voi o l’Alternativa a Draghi”.