(ASI) Roma - «Gli ultimi dati Oscad riferiti al 2021, su un totale di 361 segnalazioni di matrice discriminatoria, parlano di 77 segnalazioni riguardanti l’omotransfobia, in netto calo rispetto agli anni precedenti.
Giusto condannare e stigmatizzare anche un solo caso, ma non esiste nessuna emergenza omofobia né la necessità di una legge per reati e condotte violente che sono già punite dalle leggi vigenti» è quanto dichiara in una nota Jacopo Coghe portavoce di Pro Vita & Famiglia, in occasione della Giornata Internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia che si tiene domani.
«Ricordiamo - prosegue Coghe - che il ddl Zan è stato bocciato al Senato anche perché voleva introdurre questa Giornata come obbligatoria in tutte le scuole, con il dichiarato intento di veicolare l’ideologia gender tra gli studenti di ogni età. Una volontà confermata ieri dall’On. Zan su Twitter, che ha tacciato di omofobia chiunque sia contrario a questa Giornata. Ecco dunque la verità: se non ci si piega alla dittatura Lgbt si viene etichettati d’ufficio come omofobi. Infine è intollerabile che il Ministero dell’Istruzione abbia inviato una circolare rivolta alle scuole “di ogni ordine e grado” con l’invito a creare momenti ad hoc per questa Giornata e che nella stessa circolare non sia stato ricordato il consenso preventivo informato dei genitori, obbligatorio per qualsiasi attività esterna all’offerta formativa. Ci auguriamo che Ministero e scuole tutte non vengano meno nel garantire il fondamentale diritto alla libertà educativa dei genitori, ad una corretta educazione per gli alunni e che in futuro pensino a come spendere meglio tempo e risorse economiche pubbliche».