(ASI) Roma - “L’ elezione del nuovo presidente della Repubblica assumerà, quest’ anno, un significato particolarmente rilevante a causa della crisi, senza precedenti nella Storia repubblicana, che sta coinvolgendo la nostra democrazia. Il prossimo leader del Quirinale sia un uomo saggio, timorato di Dio e in grado di ristabilire la divisione,
tra i tre poteri dello Stato, persa da Sergio Mattarella nel momento in cui è iniziata la pandemia provocata dal Covid. Il ruolo, del futuro numero uno del Colle, non sia ridotto a quello di un semplice notaio che si limita a firmare, quanto arriva da Palazzo Chigi, senza i dovuti controlli di costituzionalità dei provvedimenti”. Lo dichiara in una nota il presidente di Azione Cristiana Evangelica, Adriano Crepaldi, associazione radicata in 20 regioni, 35 province e in contatto con molte delle 6.010 chiese evangeliche e altre confessioni cristiane in Italia (cattolici, ortodossi e anglicani). La collaborazione tra A.C.E. e Fratelli d’ Italia è in corso dal 2015.