(ASI) “Anche l'occupazione è in recessione, lo è da tempo nonostante fosse stato nascosto dalla propaganda del precedente governo”. Così, in una nota, il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, commenta i dati diffusi dall'Istat, aggiungendo: “Il calo del numero degli inattivi il vero tasso di disoccupazione schizza al 13%.
Una parte importante dei cassintegrati non rientra al lavoro e transita nella disoccupazione mentre l'occupazione continua a calare, così come cala il numero di ore lavorate e, allo stesso tempo, le retribuzioni. Qui sta il punto fondamentale da affrontare per scongiurare la recessione economica”. Per Fammoni, inoltre, “il vero problema va cercato nel circolo infernale di lavoro che manca, che peggiora di qualità e di imprese che non producono e quindi creano ulteriore disoccupazione. Un problema che continuerà ad aggravarsi senza una netta inversione di tendenza e a creare ulteriore depressione”.Il segretario confederale Cgil sostiene quindi che “la realtà richiede, in tutta evidenza, tutele straordinarie per il lavoro e interventi per far ripartire la produzione. Misure invece non eque, penalizzanti per il lavoro che da tre anni soffre gli effetti della crisi e che creerebbero ulteriore depressione, sarebbero sbagliate e non accettabili. Sono queste le scelte di fondo su cui misurarsi e con cui ogni intervento dovrà confrontarsi. Si tratta di scelte necessarie per non chiudere imprese e non perdere lavoro”, conclude Fammoni.
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