(ASI) “Fra le misure più rilevanti per i lavoratori previste nella Legge di Bilancio 2022, la riforma degli ammortizzatori sociali, la proroga di Opzione donna e l’Ape social rappresentano importanti passi in avanti.
Significativa, peraltro, la riduzione delle aliquote Irpef e la decontribuzione a favore dei redditi al di sotto dei 30mila euro. Preoccupa, tuttavia, il contingentamento del dibattito parlamentare, che impedisce una discussione approfondita su aspetti fondamentali come la difesa del potere di acquisto dei lavoratori e il taglio del cuneo fiscale, temi sui quali auspichiamo interventi più coraggiosi. Il capitolo delle politiche attive, peraltro, deve essere necessariamente affrontato secondo una logica complessiva attraverso interventi a favore degli enti locali fondati su percorsi di formazione e incentivi alle assunzioni. In tal senso, la sfida decisiva è rappresentata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, fermo restando che lo stanziamento di risorse senza precedenti deve essere accompagnato da politiche industriali di medio e lungo periodo in grado di sostenere in maniera adeguata i processi di cambiamento in atto nel mondo del lavoro. Sul fronte dell’emergenza caro bollette ci aspettiamo ulteriori provvedimenti per neutralizzare i costi insostenibili derivanti dai rincari di luce e gas, al fine di mettere al riparo le famiglie da una nuova stretta sui consumi che rischia di compromettere seriamente le prospettive di ripresa economica. Infine, per quanto riguarda la riforma delle pensioni, è senz’altro positivo il superamento della Legge Fornero. Come sindacato UGL, tuttavia, ribadiamo che ‘Quota 41’ resta la soluzione preferibile, in quanto agevola il ricambio generazionale e l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.” Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alla Manovra finanziaria 2022 in discussione in Senato.