(ASI) Torino - “Siamo disponibili a sostenere, se opportuno, le spese di riparazione per i danni causati da un infiltrato fermato dalle autorità, durante l’ iniziativa nazionale di ieri a Torino contro il Green pass, al maxischermo della Regione che mostra il conteggio delle “vaccinazioni” anti – Covid”.
Lo dichiara, in una nota, Marco Liccione prendendo le distanze dall’ accaduto. “Abbiamo a cuore – aggiunge il leader della ‘Variante Torinese’ e del movimento ‘No Green pass Torino’ – il bene comune, a differenza di chi ha multato alcuni manifestanti e i miei familiari per un presunto mancato utilizzo adeguato delle mascherine. E’ stato un attacco vile nei miei confronti. L’ obbligo del loro uso all’ aperto – ci ricorda persino il virologo Fabrizio Pregliasco – “è un modo per rilanciare, in modo simbolico importante, la problematica del rischio e l’ incremento dei contagi”. Chiedo quindi al ministro Roberto Speranza: cosa c’è di scientifico in questa misura adottata dal Governo di Mario Draghi?”, conclude.