(ASI) Il segretario nazionale Landini dà l'impressione di non azzeccarne una. Il periodo del suo mandato probabilmente sarà ricordato come uno dei più controversi della storia recente del sindacalismo.
Sempre pronto a recepire le indicazioni del Partito Democratico, anche quelle più impopolari, adesso si è schierato politicamente con il Governo Draghi, anche a costo di subire la dura contestazione dei lavoratori.
Il 9 ottobre, a Roma, un nutrito corteo di manifestanti si sposta da Piazza del Popolo alla sede della CGIL, ma pochi facinorosi assaltano la struttura.
Il 10 ottobre, a Milano, i manifestanti COBAS ed altre sigle sindacali autonome di base hanno pesantemente contestato i vertici del sindacato di Landini, la cui sede era presiediata da un servizio d'ordine interno, sfiorando lo scontro fisico.
Il 16 ottobre, sempre a Milano, manifestanti senza colore politico, hanno di nuovo contestato il governo e i sindacati confederali cercando di forzare il blocco, che le Polizia aveva predisposto per impedire loro di raggiungere la sede della CGIL.
Non sono dunque solo le frange più rissose dell'estrema Destra a criticare il sindacato, ma il panorama della constestazione contro la gestione Landini è molto più ampio.
Occorre evitare l'ulteriore diffondersi tra i lavoratori dEll'impressione di una CIGL simile ad una 'succursale' di Confindustria. Di qui il moltiplicarsi della maniestazioni di dissenso verso CIGL?