“La repubblica italiana è fondata sul lavoro, il lavoro è il diritto dei diritti, quindi non si può e non si deve morire di lavoro”: con queste parole il senatore Gianclaudio Bressa, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, ha preso parte a La Spezia alla settantunesima edizione della Giornata Anmil per le vittime degli incidenti sul lavoro.
“Il tema degli infortuni sul lavoro - ha esordito Bressa nel suo intervento - è drammaticamente rappresentato da questa fotografia: ogni giorno, in media, circa 3 lavoratori perdono la vita. Ogni giorno, in media, 2.500 lavoratori rimangono vittime di infortuni. Sono questi i dati che l'ANMIL ha voluto ricordare nella recente audizione svolta giovedì scorso in Senato dinanzi alla Commissione d'inchiesta portando, tra l'altro, anche una toccante testimonianza, da parte del Vicepresidente ANMIL Marche, Andrea Lanari, vittima di un terribile incidente sul lavoro”.
“Di fronte a questo dramma - ha continuato il senatore - la Commissione, istituita pochi mesi fa, ha subito avviato una intensa attività che si dispiega in diverse direzioni: acquisizione di elementi informativi attraverso una serie di audizioni in Senato dei principali soggetti istituzionali e dei rappresentanti del mondo associativo che da sempre, come ANMIL, sono in prima linea su queste tematiche; svolgimento di sopralluoghi volti ad acquisire direttamente in loco degli elementi informativi (come avvenuto, ad esempio, a Latina e in Provincia di Caserta con riguardo al fenomeno del caporalato, a Prato, in merito al settore tessile, e a Padova a seguito dei gravissimi fatti di sfruttamento di lavoratori verificatosi presso l'azienda Grafica Veneta; individuazione di possibili interventi normativi specifici da portare all'attenzione del Parlamento e del Governo in modo da dare concretezza alle proposte che la Commissione sta raccogliendo attraverso i diversi momenti di confronto in occasione delle audizioni e dei sopralluoghi”.
Bressa ha poi fatto riferimento a quali potrebbero essere gli interventi: “Occorre prevedere - ha sottolineato il presidente della commissione - il rafforzamento del sistema dei controlli interni nei cantieri e, più in generale, nei luoghi di lavoro attraverso un maggior coinvolgimento della figura del preposto alla sicurezza; prevedere, nell'ambito della formazione dei lavoratori, una parte obbligatoria destinata ad esercitazioni pratiche specifiche; individuare appositi percorsi di formazione e riqualificazione professionale per i lavoratori rimasti invalidi a seguito di incidenti sul lavoro; introduzione di misure premiali incentivanti (credito d'imposta e sconto sui premi INAIL) per le aziende che effettuano degli investimenti addizionali in sicurezza sia sul fronte della formazione sia con riguardo all'ammodernamento dei propri macchinari che garantiscano elevati standard di sicurezza; al contempo, inasprimento delle sanzioni per le imprese che, soprattutto nei casi di reiterazione, si rendono protagoniste di violazioni gravi in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro”.