(ASI) "È la stessa Commissione Europea ad attestare e riportare sul suo sito web (di cui alleghiamo il collegamento*) che la cura per la SARS-COV era stata trovata ancora nel lontano 2005, grazie ad un lavoro di ricerca SINO-EUROPEO condotto dagli scienziati del progetto SEPSDA.
Tale progetto fu oltretutto finanziato dalla stessa Unione Europea a titolo del sesto programma quadro (6PQ) ed è anch’esso visibile e riportato sul sito della Commissione Europea (di cui alleghiamo il collegamento). La scoperta ufficializzata pertanto dalla stessa Commissione Europea risale al 20 giugno 2005, dove si apprende che: 'Un gruppo di scienziati europei e cinesi ha scoperto che un farmaco attualmente utilizzato nel trattamento della schizofrenia inibisce in modo efficace il coronavirus della sindrome respiratoria acuta grave (SARS).’ Il farmaco in questione è la “CINANSERINA”, farmaco che fu stato utilizzato nelle terapie delle malattie mentali sin dagli anni '70. Adesso, scienziati del progetto SEPSDA (Sino-European Project on SARS Diagnostic and Antivirals), finanziato a titolo del Sesto programma quadro (6PQ), l'hanno qualificata come farmaco pronto all'uso per curare la SARS. Peter Kristensen dell'Università danese di Aarhus dichiarò: ‘la cinanserina potrebbe essere prescritta direttamente per prevenire la SARS o trattare i pazienti affetti da tale sindrome nel caso in cui l'epidemia dovesse ripresentarsi’, ed era il 2005. Il gruppo di scienziati che ha lavorato alla ricerca, provenienti da Cina, Danimarca, Germania e Polonia nonostante avessero analizzato ben 15 farmaci che risultavano comunque efficaci nella prevenzione della SARS, ha scelto dopo attenti studi patologici, la “CINANSERINA” come unico medicinale pronto all'uso contro il virus. La scoperta dell’esistenza della cura ufficializzata dalla stessa Commissione Europea è emersa grazie ad una ricerca effettuata dal Dott. Franco Trinca, il quale evidenzia le gravissime omissioni da parte delle autorità sanitarie competenti, sulle indicazioni terapeutiche disponibili per la gestione domiciliare del Covid-19, in sintesi come sostiene il medico una scoperta che può essere considerata la prova provata della “pistola fumante”. Cade definitivamente il castello di sabbia del Governo italiano sulla mancanza di farmaci attendibili per le cure domiciliari, per le quali hanno imposto Tachipirina e vigile attesa, imposizioni che non fanno altro che aggravare il quadro clinico dei pazienti, i quali giungono in ospedale in condizioni pressoché disperate." Lo dichiara in esclusiva con una nota il Coordinatore Nazionale dell’Organizzazione Politica Italia nel Cuore (MIC), Mauro Tiboni.
* Cura per la SARS-COV ufficializzata dalla Commissione Europea
https://cordis.europa.eu/article/id/24006-fp6-project-finds-cure-for-sars/it
** Progetto 6PQ per la SARS-COV finanziato dalla Commissione Europea
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