(ASI) Francesco Storace è stato eletto per la seconda volta consecutiva Segretario Nazionale de La DESTRA.
L'elezione è avvenuta per acclamazione durante il secondo Congresso Nazionale del Partito, che si è svolto a Torino, presso il Centro Congressi del Lingotto, il 12 e 13 novembre 2011. Lo abbiamo intervistato a margine del Congresso.
- Francesco Storace col suo intervento ha lanciato l'"Agenda Sociale" de La DESTRA. Potrebbe spiegarci brevemente in cosa consiste?
Il tema a monte è quello riguardante le politiche di globalizzazione che stanno infliggendo durissimi colpi alle economie nazionali, e i soggetti sociali più deboli sono quelli che pagano il costo maggiore. Allora c'è il bisogno di uno stato che protegga i soggetti sociali più esposti. Equi, le nostre proposte sul mutuo sociale, sulla preferenza nazionale, nell'accesso ai servizi sociali, sulla partecipazione del lavoratore agli utili e alla gestione delle imprese, cioè su tutte le questioni che danno l'impressione di una mano amica delle istituzioni verso i cittadini poveri.
- Tra lei e Romagnoli ci sono state delle aperture riguardo a una possibile collaborazione e una strutturazione comune. L'invitospazio rivolto a Romagnoli è stato quello di guardare La DESTRA come un contenitore d'area. Creare un partito strutturato unico è solo un'idea oppure c'è qualcosa di più?
Noi offriamo all'Area della Destra italiana un contenitore, che credo possa e debba essere colto da ciascuno proprio perché non vogliamo creare egemonie interne. Una battaglia tipica di Fiamma Tricolore, prima ancora di Casa Pound, fu quella del mutuo sociale, che è diventata legge della Regione Lazio, perché nella Regione Lazio La DESTRA si è affermata e ha preteso che fosse preso e mantenuto quell'impegno. Quindi, conviene a tutti La DESTRA.
- Giorgia Meloni unica esponente del Governo uscente al Congresso Nazionale de La DESTRA, a parte Musumeci. La vedrebbe bene ne La DESTRA?
Giorgia ha tutte le qualità per diventare una dei leader di domani della Destra italiana, che non è detto debba coincidere con un solo partito di quelli attuali. Se si va avanti con un processo di grande riaggregazione, poi si tratterà di scegliere il contenitore nuovo, e la leadership. Credo che lei sia una delle persone che hanno le carte in regola. La politica ha bisogno anche di facce di facce nuove.
- Quali scenari prevede nella politica italiana nel dopo-Berlusconi?
C'è un problema grande di ricostruzione che vale per i due poli, perché c'è il Polo che è stato caratterizzato dall'epopea berlusconiana. E poi ci stava il polo "anti": senza il nemico resiste il centrosinistra? Senza il leader il centrodestra si deve ristrutturare, magari attraverso anche un percorso di maggior dialogo. Alfano credo sia una brava persona, ma il consenso di Berlusconi, in casa nostra, se lo deve ancora tutto conquistare.
- Grazie, un saluto dall'Agenzia Stampa Italia
Saluti
Daniele Caruso - Inviato al Congresso nazionale de La Destra Torino 13/11/2011