Discorso del Presidente Mattarella:   Inaugurazione Anno Accademico dell’Università degli Studi di Pavia.

(ASI) Pavia - Si riporta l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2021-2022 dell’Università degli Studi di Pavia, in occasione del 660° anniversario dell’Ateneo.

"Desidero rivolgere un saluto di grande cordialità a tutti i presenti, alle Ministre Messa e Bonetti, al Ministro Giorgetti, al Presidente della Regione, al Presidente della Provincia, al Sindaco e, attraverso di lui, ai suoi concittadini.

Un saluto al Corpo accademico e uno particolare agli studenti, con molti auguri, in questa Università di altissimo prestigio e di altissima storia.

Ringrazio il Magnifico Rettore per l’invito a essere presente a questa inaugurazione dell’Anno accademico.

Seicentosessant’anni rappresentano una lunga storia di grande importanza. La rete dei nostri Atenei raccoglie università antiche e università recenti, tutte preziose. Molte di quelle recenti hanno acquisito velocemente una capacità di ricerca e di insegnamento di grande livello, di grande prestigio. Le università antiche hanno un ruolo particolare, non soltanto perché hanno svolto nel corso del tempo la conservazione e la trasmissione della conoscenza e dell’insegnamento accademico, ma anche perché mantengono oggi - accompagnate come avviene qui, in questo Ateneo, da una moderna concezione di insegnamento, di ricerca, di attività - il collegamento con il progresso scientifico che nel corso dei secoli si è sviluppato e continua a svilupparsi.

Poc’anzi il Magnifico Rettore ci ha illustrato le caratteristiche, le iniziative, i progetti di ricerca così avanzati di questa Università; ci ha anche sottolineato quanto sia radicato nella storia con le grandi figure che sono passate in questo Ateneo nel corso del tempo, insegnandovi e distribuendo progressi scientifici e conoscenza.

Ci ha anche ricordato le ragioni che hanno spinto i Visconti a istituire questo ateneo: la terribile pestilenza che seguì alla guerra e all’assedio, le sofferenze drammatiche, l’investimento intelligente e lungimirante sui giovani e sulla loro formazione.

Questa stessa intuizione, questo stesso criterio, questa medesima scelta è quella che ha compiuto l’Unione europea con il Next Generation. Questa è stata la spinta, il criterio, la condizione che ha permesso di impegnare un grande progetto europeo che ha raccolto i Paesi membri per il futuro dei nostri giovani. L’investimento sulla prossima generazione manifesta consapevolezza del futuro e dei doveri che vi sono nei confronti dei giovani e delle future generazioni. Per questo è importante quanto il Rettore sottolineava e quanto prima di lui la Ministra Messa indicava: l’esigenza di consolidare, rafforzare, diffondere, ampliare l’insegnamento universitario; ampliarlo nella platea degli studenti.

Vorrei riprendere una considerazione fatta dal rappresentante degli studenti poc’anzi. Ci ha posto in guardia dalla contrapposizione tra ricerca dell’eccellenza nella ricerca e nell’insegnamento e diffusione della conoscenza.

Questa contrapposizione sarebbe inaccettabile. Ma non può esistere, perché le due esigenze in realtà coincidono. L’eccellenza della conoscenza è garantita da una platea amplissima di coloro che accedono all’istruzione, alla conoscenza e alla ricerca.

Una platea completa, totale, senza discriminazioni di alcun genere consente l’emersione di talenti e di capacità che altrimenti rimarrebbero inespresse.

La storia ci consegna, ci presenta tante figure di scienziati che hanno fatto scoperte importanti, autodidatti. Ma quanti di più sarebbero stati se l’istruzione fosse stata aperta davvero a tutti? Nel corso della storia quanti talenti, quante capacità di donne e uomini sono rimaste inespressi perché non vi era possibilità di accedere alla conoscenza. Questo è uno dei doveri dell’oggi: quello di ampliare la base di coloro che partecipano alla conoscenza, di renderla completa, senza esclusioni. Anche perché è inaccettabile il divario che vi è di percentuale di laureati tra il nostro Paese e la media dell’Unione europea.

Questa esigenza va sottolineata con maggiore convinzione, oggi, dopo quello che abbiamo attraversato in questo anno e mezzo di pandemia e i debiti che abbiamo nei confronti della scienza e della ricerca.

Poc’anzi, il Professor Bruno ci ha reso evidenti, non soltanto con l’ultima citazione fatta ma con tutto lo sviluppo della sua esposizione, quanto dobbiamo alla scienza, quanto questa ci ha consentito in tempo straordinariamente breve di superare i pericoli maggiori della pandemia.

Questa condizione sottolinea non soltanto la riconoscenza nei confronti della scienza e della ricerca ma il dovere di sorreggerla, non soltanto in momenti di emergenza, ma in qualunque tempo e in qualunque circostanza e condizione.

Il Professor Bruno ha anche fatto un riferimento alla salute come al bene pubblico. Vorrei riprendere questa considerazione, questa opportuna considerazione, che richiama alla responsabilità sociale e richiama in questo momento, in questo periodo, al dovere – vorrei dire anche qui - morale e civico della vaccinazione.

Questo è lo strumento che, in grande velocità, la comunità scientifica ci ha consegnato per sconfiggere il virus, e sta consentendo di superarne le conseguenze non soltanto sulla salute, ma anche economiche e sociali.

Questo è lo strumento che la scienza ci ha consegnato in breve tempo, in tempo straordinariamente breve – ripeto - con una grande collaborazione internazionale. Anche qui il mondo scientifico è stato di esempio nella comunità internazionale, richiamando l’utilità, l’importanza e la irrinunziabilità della cooperazione internazionale sotto ogni profilo, non soltanto quando vi sono emergenze sanitarie.

Questo richiama nel nostro Paese, come in tutti, al senso di responsabilità comune, che ciascuno deve avvertire. Non si invochi la libertà per sottrarsi alla vaccinazione, perché quell’invocazione equivale alla richiesta di licenza di mettere a rischio la salute altrui e in qualche caso di mettere in pericolo la vita altrui.

Chi pretende di non vaccinarsi - naturalmente con l’eccezione di coloro che non possono farlo per motivi di salute - e comunque di svolgere una vita normale, frequentando luoghi condivisi, di lavoro, di intrattenimento, di svago, in realtà costringe tutti gli altri a limitare la propria libertà, a rinunziare a prospettive di normalità di vita, a quella che poc’anzi la Ministra Messa chiamava ‘la possibilità di impadronirsi e di recuperare in pieno luoghi, modi, tempi di vita’.

Ma io vorrei pensare soprattutto alla stragrande parte dei nostri concittadini che invece, con grande senso di responsabilità, ha adottato scelte e comportamenti responsabili, appunto.

Ma non posso non dire una parola sui fenomeni e sulle espressioni di violenza, di minacce che affiorano in questo periodo contro medici, contro scienziati, contro giornalisti, contro persone delle istituzioni. Sono fenomeni allarmanti e gravi che vanno contrastati con fermezza.

La violenza e la minaccia di violenza va anche sanzionata con doveroso rigore, per tutelare coloro che - la stragrande maggioranza dei nostri concittadini – ha adottato comportamenti responsabili, avvertendo il comune dovere di solidarietà.

Questa capacità dei nostri concittadini - che meritano apprezzamento costante nella stragrande maggioranza della composizione del nostro Paese - ha consentito la ripresa. Gli atenei riprendono in presenza, le scuole riaprono, e contiamo che riaprano in regolare condizione. L’economia è ripartita. Oggi il governo ha fatto presente che i dati della ripresa economica sono di straordinario carattere positivo.

Tutto questo è stato possibile, tutto questo è possibile e sarà sempre più sviluppato perché contrastiamo la pandemia con comportamenti responsabili, con la vaccinazione, con comportamenti di prudenza che non contrastano con la normalità della vita.

Questo è quello che fa la stragrande maggioranza dei nostri concittadini. E nei loro confronti desidero esprimere apprezzamento, riconoscenza e ammirazione per il senso di responsabilità.

In questo, su questo versante dei doveri civici, gli atenei hanno un grande ruolo da svolgere. Come questo Ateneo, sono comunità di vita, aperte, non soltanto al territorio ma al mondo, che consentono cioè di formare e trasmettere, oltre che conoscenza, indicazioni, criteri e modalità di comportamento.

Questo gli atenei fanno nel nostro Paese con grande efficacia. Il loro ruolo è prezioso e desidero ancora una volta manifestare l’apprezzamento per quanto fa la rete dei nostri atenei, l’apprezzamento per questa Università e il ringraziamento al Rettore per quello che fa sul piano della conoscenza e dell’insegnamento.

Grazie e auguri. Buon Anno accademico! "

 

Intervento del presidente Mattarella all'inaugurazione dell’Anno Accademico 2021 2022 dell’Università degli Studi di Pavia

https://www.youtube.com/watch?v=fGWMDljeC4s

 

* Nota - ASI precisa: la pubblicazione di un articolo in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati rappresentano pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o di chi ci ha fornito il contenuto. Il nostro intento è di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente invitiamo i lettori ad approfondire sempre l'argomento trattato, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione.

 

 

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

INCONTRI (IV puntata): Torna lo spettro della guerra globale. Rosario Lavorgna incontra il Generale B. in congedo Giuseppe Esposito

INCONTRI (IV puntata): Torna lo spettro della guerra globale. Rosario Lavorgna incontra il Generale B. in congedo Giuseppe Esposito

“L’Iran dei Mullah”, il libro di Souad Sbai

(ASI) La Fiera Internazionale del Libro di Francoforte 2024 e’ stata un'importante piattaforma per il dibattito e la riflessione su temi fondamentali della contemporaneità.

Premio Giotto: un palcoscenico prestigioso per gli artisti

(ASI) Il Premio Giotto è un invito a celebrare l’arte in ogni sua forma, valorizzando il talento, la dedizione e l’impegno di chi sceglie di dedicare la propria vita ...

Stanasel: "Elezioni Presidenziali: rivoluzione politica grazie ai romeni all'estero che portano la Romania a Destra". 

(ASI) Prato (Italia) - Claudiu Stanasel, Vice Presidente del Consiglio Comunale di Prato e punto di riferimento a livello nazionale per la comunità romena in Italia, commenta ...

Trieste e Pola unite nel “Giorno del Ricordo”

(ASI) La tragedia delle Foibe è stata per anni ignorata dalla gran parte degli italiani, per troppo tempo gli unici ad averne un ricordo sono stati gli esuli istriani, dalmati e ...

Convegno a Roma sul conflitto in Ucraina, “No all’escalation del conflitto in Ucraina. I popoli europei vogliono la pace”

(ASI) Riceviamo e Pubblichiamo . Il CeSEM – Centro Studi Eurasia Mediterraneo e SpecialEurasia hanno organizzato per il 6 dicembre 2024 dalle ore 15 a Roma presso il Centro Congressi Cavour il convegno “No all’...

Nasce la Rete Sicilia Pulita: la Sicilia grida No agli inceneritori

(ASI) In risposta all'annuncio del presidio contro gli inceneritori, che si terrà mercoledì 27 novembre alle ore 10,00 a Palermo, la Regione Siciliana ha risposto giovedì 21 novembre con l'approvazione del Piano di ...

Sanità, l'Ospedale Villa Malta di Sarno e la R.S.A del Gruppo Vecchia Filanda S. Rita rappresentano due eccellenze del Sud

(ASI) Oggi  voglio parlare di due eccellenze campane: una è il Dipartimento di Cardiologia dell'Ospedale Villa Malta di Sarno, coordinato dal professore primario Gerardo Riccio che vanta un equipe di ...

54° Anniversario morte Yukio Mishima, in ricordo dell'eroe giapponese

(ASI) 27/11/1970 - 25/11/2024 - Petrarca affermava che “Un bel morir, tutta la vita onora”. Infatti l'uomo che sa morire non è mai schiavo. Questa sottile massima assume un immenso valore quando la ...

Solidarietà: Safari Club International Italian Chapter dona 500 porzioni carne in memoria di don Pietro Sigurani

(ASI) Angelo Reali, che ha ereditato la missione di Don Pietro Sigurani, e Geronimo Cardia, rappresentante regionale, hanno accolto nella sede dell’associazione “Non ho né argento né oro” la ...