(ASI) “È molto triste vedere l’ondata di faziosità negaziosta che offende la memoria delle vittime delle foibe. Per alcuni sembra decisivo affermare, contro la verità, che le vittime furono alcune migliaia invece di alcune decine di migliaia.
Le tragedie secondo alcuni si valutano ‘un tanto al chilo’, con un cinismo desolante. Dopo le performance di un tale Montanari, da allontanare da incarichi universitari per i quali non è adeguato, scende in campo Giovanni De Luna, con un astio mirato contro quanti vollero la legge che ha istituito la giornata del ricordo in memoria degli infoibati dai comunisti slavi ma anche italiani. Legge peraltro proposta dalla destra ma approvata dal 95% del Parlamento.
Dietro dotte dissertazioni emerge con chiarezza un riflesso condizionato. Per alcuni, a sinistra, le tragedie causate dal comunismo vanno almeno ridimensionate quando non le si possono del tutto occultare. Sgomenta questa condotta faziosa e intollerante, sbalordisce poi che sia condivisa da organi di informazione importanti. Questa campagna negazionista la dice lunga sul ritardo civile e morale di alcuni pezzi di sinistra. Il delunismo è una degenerazione senile del comunismo. Si vorrebbe ‘infoibare’ la storia, dando respiro alla parte sbagliata. L’articolessa di De Luna è un nuovo esempio di questa malsana tentazione, che va respinta in nome della verità. Il negazionismo sarà sconfitto nel dibattito e con le iniziative istituzionali e culturali. E per quanto mi riguarda anche in tribunale dove ho portato un editore come Laterza”. Così in una nota il senatore Maurizio Gasparri componente del Comitato di Presidenza di Forza Italia.