(ASI) "La notizia dei 422 licenziamenti nell'azienda Gkn è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Ho provveduto per questo a depositare una apposita interrogazione al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando ed al Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, per sapere quali azioni intenda intraprendere il Governo ed i Ministeri competenti per andare in aiuto dei 422 lavoratori della Gkn e delle loro famiglie sconvolte dalla vicenda e se non si intenda sollecitare la Regione Toscana ad agire immediatamente per attivare da subito un tavolo Azienda-sindacati-Istituzioni per trovare immediate soluzioni coordinate al fine di sostenere concretamente i lavoratori".
E' quanto dichiara in una nota Stefano Mugnai, Vice Presidente Vicario del Gruppo Coraggio Italia alla Camera dei Deputati che osserva: "Finora non si era registrato alcuno segnale che facesse ipotizzare tale procedura. Ma quanto accaduto significa anche non avere rispetto per i lavoratori che, da quanto riporta la stampa, avrebbero ricevuto a sorpresa una comunicazione via mail dettata da una scelta motivata dalla contrazione dei volumi e della riduzione della domanda nel settore automobilistico a causa anche dell'emergenza sanitaria. Un copione già visto che ci riporta alla memoria la vicenda della Bekaert di Figline Valdarno. Secondo l'azienda statunitense, la struttura organizzativa del gruppo apparirebbe 'non piu' sostenibile', la sede e il sito produttivo di Campi Bisenzio saranno chiusi e gli esuberi sono strutturali, senza neppure poter ricorrere agli ammortizzatori sociali per la totale cessazione dell'attività. Una scelta intollerabile, soprattutto in un periodo come questo, dopo mesi e mesi di crisi da pandemia covid-19, che equivale a mettere sul lastrico intere famiglie. Ci aspettavamo quantomeno una trattativa ed una discussione della situazione almeno a livello Istituzionale con Regione Toscana e Comune di Campi Bisenzio". "Da Toscano ed eletto nel Collegio di Firenze e provincia mi batterò, come fatto con la Bekaert, per fermare la decisione della multinazionale statunitense Gkn" conclude Mugnai.