Ci sarà sempre una disparità di trattamento tra il padre e la madre. Questo il giudizio dell'associazione Codici in merito alla riforma del processo della famiglia.
(ASI) "Con il rito unico per separazioni, divorzi, affidamento dei figli delle coppie di fatto e procedimenti sulla responsabilità genitoriale – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – ci sarà un peggioramento della già difficile situazione dei padri separati. È giusto accelerare e snellire le procedure, ma a nostro avviso il nodo della questione non è questo, ma la decisione finale del giudice. Si riducono ulteriormente le garanzie dei padri, aumentando la discrezionalità dei giudici nel valutare i fatti. Le prove prodotte assumono una sostanziale inutilità. Tutto questo in un contesto generale già segnato da una disparità di trattamento tra il padre e la madre, tutta a vantaggio di quest'ultima. Nel 90% dei casi, ad esempio, è alla madre che va l'assegno di mantenimento e nella maggior parte delle situazioni è sempre a lei che viene assegnata la casa coniugale. È arrivato il momento di affrontare questo tema, visto tra l'altro che con questa riforma si va verso un solo giudice collegiale, che lascerà quindi un ampio potere di azione al giudice relatore. Bisogna riequilibrare un rapporto completamente sbilanciato, altrimenti la bigenitorialità continuerà ad essere un concetto astratto, un semplice slogan che stride con la realtà dei fatti".
L'associazione Codici da anni è impegnata per l'affermazione della bigenitorialità. In quest'ottica ha lanciato la campagna "Voglio papà", con cui fornisce sostegno ai padri separati in difficoltà. Per info e assistenza: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..