(ASI) Il modo migliore per festeggiare la fine di Berlusconi è quello di ridare la parola al popolo, andando subito alle elezioni anticipate. Berlusconi ha drammaticamente caratterizzato un’epoca e per uscire dalla palude servono le elezioni, cioè una rigenerazione democratica delle istituzioni. La speculazione la si combatte con un governo che abbia una investitura popolare, non con un presidente del consiglio amico degli speculatori.
Da questo momento Berlusconi non è più presidente del Consiglio e noi festeggiamo. Nessun cambiamento politico positivo sarebbe potuto avvenire senza la sua sconfitta. Purtroppo le forze del liberismo europee sono riuscite a vincere la partita sulla transizione, impedendo le elezioni e imponendo come premier Mario Monti, che in questo momento ha l’appoggio di larga parte del popolo antiberlusconiano. Da oggi il nostro compito consiste nel ricostruire la sinistra, che in questo decisivo passaggio si è liquefatta e nel far maturare una coscienza antiliberista sia dentro l’antiberlusconismo sia tra chi antiberlusconiano non è stato mai.