“Adesso basta. Noi contribuenti non intendiamo più tollerare questa situazione e questi partiti che sostengono il Governo Draghi”
(ASI) Roma". Novità dal Decreto Sostegni che è stato approvato ieri, alla Camera dei Deputati, con 207 voti favorevoli, 28 contrari e 5 astenuti. Problemi per il Superbonus 110. Il parere della Ragioneria dello Stato è che non ci sono le coperture finanziarie, imponendo una modifica al maxi emendamento volto a stralciare il Superbonus 110%, ovvero la possibilità di cedere il credito di imposta maturato dalle imprese per gli investimenti in beni strumentali. Per cui questo è uno delle cause che secondo Confedercontribuenti verrà a mancare uno dei principali volani determinanti per la ripresa del nostro Paese. Il presidente nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, palesa tutta il suo rammarico per quanto accaduto e per quanto sta accadendo: “Ieri è passato, con l’approvazione del voto di fiducia del decreto Sostegni, un decreto (così come preteso dal ministro dell’Economia, Daniele Franco, e come si è pronunciata la Ragioneria dello Stato) che tende a rovinare e distruggere l’Italia. Ci si rende conto che è è stato bloccato l’emendamento che prevedeva la cessione di imposta sulla tecnologia, il cosiddetto progetto della Transizione 4.0 alle banche? Assurdo: è stato bloccato il credito d’imposta per l’acquisto di immobili, di elettrodomestici e di ristrutturazione d’immobili ed è a rischio anche il Superbonus 110%. Se il ministro dell’Economia, Daniele Franco, intende proseguire nella strada che tende a massacrare l’Italia gli italiani e le imprese, credo che egli non avrà lunga durata dal punto di vista politico. Per questi motivi –sostiene Finocchiaro-, noi chiediamo intanto che le forze politiche più responsabili di questa maggioranza mettano in guardia Draghi che per la Confedercontribuenti che rappresento è destinato a non guidare più il Governo, se continua con queste iniziative subdole e antipopolari. Quindi, adesso basta! No non intendiamo più tollerare assolutamente questa situazione e questi partiti che sostengono il governo Draghi che, così facendo, per noi sono diventati nemici. E per questo intendiamo, senza se e senza ma, procedere verso una via autonoma che dia sbocco alla gente che lavora e che produce. Basta con questa desolante politica dalla quale scaturiscono misure antipopolari, se si pensa poi che l’Eba (l'Autorità bancaria europea, organismo dell'Unione europea che ha il compito di sorvegliare il mercato bancario europeo) sta predisponendo l’ulteriore e definitivo ‘no’ alle proroghe delle moratorie con le banche, dando solo respiro ai mercati finanziari degli NPL e dei decreti deteriorati. Perciò –annuncia Finocchiaro-, noi di Confedercontribuenti presenteremo una seria proposta di legge che si che trasformi l’ex Legge Bramini in una soluzione operativa concreta e non solo da slogan. Nei prossimi giorni avvieremo una consultazione anche contro la politica degli sfratti scellerata che sta attuando questo Governo (proroga e dopo proroga dei vari decreti di sostegni) che in materia subdola sta accelerando tutte le procedure”. Con il presidente nazionale Carmelo Finocchiaro sono concordi anche i tre vice presidenti nazionali di Confedercontribuenti, Alfredo Belluco, Raffaella Zanellato e Alessandro Ciolfi, a cui si aggiunge anche il segretario nazionale Ettore Minniti, secondo i quali “con l’approvazione attraverso il voto di fiducia del decreto sostegni, questo Governo sta dimostrando di essere un serio nemico per le imprese e per i cittadini, cancellando tutte le cessioni di credito alla banche, mettendo a rischio il superbonus 110, pronto per annullare le moratorie. Sono bastati pochi mesi per dimostrare come il glaciale Draghi si ponesse come l’esecutore materiale della distruzione delle Piccole e Medie Imprese del nostro Paese”. Conclude la nota del Presidente nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro.
foto di tutti FINOCCHIARO, ZANELLATO, BELLUCO, CIOLFI, MINNITI