(ASI) “Un nuovo naufragio al largo della Libia ha provocato 50 morti, proprio a pochi giorni da un’altra tragedia che nelle stesse acque ne causò 100. Stragi in mare che aumentano con il moltiplicarsi degli sbarchi giunti a oltre 2mila persone partite dalle coste libiche solo nel fine settimana, di cui circa 700 giunti a Lampedusa.
Numeri che cresceranno ancora con l’estate. Ai famelici e illeciti obiettivi delle organizzazioni criminali si aggiunge la surreale campagna che pubblicizza gli esodi irregolari con messaggi promozionali su Fb e whatsapp con tanto di tariffe e polizza. Trafficanti miliardari che, approfittando dell’inedia internazionale, diventano veri e propri ‘tour operator’ della morte. L’interrogazione ai ministri degli Esteri e dell’Interno che stiamo depositando si affianca a un appello indirizzato alla magistratura e alla polizia Postale affinché venga bloccata questa vergognosa iniziativa. Occorre impedire ai mercanti di morte di mietere nuove vittime e il capo del Governo Draghi ha solo due modalità per ottenere il risultato: attivare accordi bilaterali con la Libia e bloccare conseguentemente i barconi riaccompagnandoli nei porti libici”.
È quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.