(ASI) "Nella Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro celebrata dall'ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro), l'UGL vuole essere accanto ai lavoratori, per ribadire l'importanza della sicurezza dei luoghi di lavoro e per affermare la necessità di un maggiore confronto con le parti sociali al fine di salvaguardare il diritto alla rappresentanza sindacale e al riconoscimento di ulteriori tutele a favore dei lavoratori.
Questa ricorrenza giunge in un momento particolarmente drammatico a causa della pandemia. Secondo l'INAIL, soltanto nel 2020 gli infortuni sul lavoro con esito mortale sono stati pari a 1.270, 181 in più rispetto al 2019. Un terzo dei casi sono dovuti al contagio da Covid-19, mentre la categoria più colpita dall'inizio della pandemia è quella dei tecnici della salute con il 38% dei contagi e l'11,4% dei decessi accertati (il 67% dei quali relativi a infermieri). Tra le attività produttive, il settore della sanità e assistenza sociale è al primo posto con il 67,5% dei contagi denunciati e il 27,4% dei casi mortali codificati, seguito dall'amministrazione pubblica con il 9,2% dei contagi e il 9,6% dei casi mortali. L'UGL ha sempre posto al centro della propria agenda la tutela dei lavoratori in ogni sede istituzionale, anche attraverso la manifestazione nazionale "Lavorare per vivere", volta a sensibilizzare l'opinione pubblica sul triste fenomeno delle morti bianche. In tal senso chiediamo l'apertura di un tavolo presso il Ministero del Lavoro con l'obiettivo di individuare nuovi strumenti e risorse dirette a potenziare i controlli e a promuovere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro." Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell'UGL, in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro celebrata dall'ILO.