(ASI) "Trascorso oltre un anno dall'inizio della pandemia, nonostante tanto il nuovo quanto il vecchio Governo abbiano assicurato che una delle priorità è la scuola, con le varianti al virus non si riesce neppure a garantire la necessaria sicurezza negli edifici scolastici e mancano regole certe ed uniformi nel Paese.
Per la cosiddetta variante inglese gli esperti sostengono che il distanziamento necessario non è più di un metro, ma di due, e tale particolare sconvolge il sistema messo a punto quest'anno per evitare i contagi nelle aule. Mi risulta che alcune Asl, dopo aver esposto il problema alle Prefetture, per evitare la chiusura degli istituti scolastici abbiano dato delle prescrizioni relative all'aumento dell'aerazione e delle altre misure igieniche. Si tratta però di misure insufficienti di fronte alle varianti e neppure prese in tutto il Paese. Ho sollevato il problema in Aula e, come ho chiesto, attendo che i ministri della salute e della scuola riferiscano su cosa stanno facendo per rendere realmente sicuri gli edifici scolastici e tutelare la salute degli alunni, dei loro familiari e del personale scolastico. Non trovo inoltre accettabile l'assenza di regole certe e uniformi sulle chiusure delle classi in caso di contagi. Ogni Asl decide autonomamente. Speravo in un cambio di passo con il nuovo Governo, ma si va avanti come e peggio di prima, allontanando di fatto la ripartenza, mentre l'Italia è in ginocchio". A dichiararlo Raffaele Trano (L'Alternativa C'è), membro della Commissione bilancio alla Camera.