(ASI) "Speriamo davvero che la Rete dei Sindaci del Sud, denominata "Recovery Sud", sia nata con l'intento reale di difendere e concretizzare gli interessi dei territori e della popolazione del Mezzogiorno. Tale rete, a nostro avviso, deve adeguatamente essere controllata,
Che essa non sia, in realtà, lo strumento attraverso cui le mafie, le quali utilizzano la politica, in questo caso la politica locale, incassano, per il proprio tornaconto personale, i fondi del Recovery Fund, che, come ha detto il Ministro Mara Carfagna, derivano dall'istituzione del "Capitolo Sud", che conta su almeno 150 miliardi di euro di risorse e fondi europei. La nostra non è malafede nei confronti dei sindaci, assolutamente no, però è noto che si è verificato che i fondi stanziati per calamità naturali, vedi terremoto del 1980 in Irpinia, nonché per la costruzione di ospedali ed altre opere finalizzate al bene pubblico e sociale, non sono stati utilizzati realmente per il fine a cui erano destinati, in quanto sono finiti nelle mani delle mafie. Finora tale fenomeno si è ripetuto, senza che vi fossero adeguati interventi finalizzati ad evitarlo. Speriamo che questa volta non sia così.
Il Sud non può e non deve rimanere indietro, perché non vi sarà un'altra occasione come quella del Recovery Fund.
Le nostre perplessità non significano che non nutriamo interesse ed entusiasmo per questa Rete di Sindaci che reclama aiuto, tuttavia è certo che saremo attenti e vigileremo, utilizzando campagne di comunicazione, se necessario, per smascherare eventuali arbitri in merito all'utilizzo dei fondi.
Noi vogliamo istituire una rete di cittadini in ogni Comune del Sud, il cui compito sia quello di controllare l'operato del proprio Sindaco.
Per tale motivo, certo non irrilevante, chiediamo al Ministro Carfagna l'istituzione di un organismo di vigilanza che svolga azioni di controllo in merito all'utilizzo dei fondi medesimi.
Basta soprusi, basta parassiti e basta politici in odore di mafia! Non vogliamo un Recovery mafie!
Non vi è dubbio alcuno che noi vigileremo e daremo conto dell'operato, relativamente all'utilizzo, nel Sud Italia, dei fondi elargiti dall'Europa alla nostra nazione perché rinasca economicamente, socialmente e culturalmente." Così in una nota Biagio Maimone, Fondatore Movimento di pensiero Sudisti Italiani.