(ASI) Roma - Un insulto alla logica che si traduce in danno enorme per le nostre imprese turistiche. A fronte delle disposizioni che oggi consentono, nelle stesse zone soggette in Italia a restrizioni, lo spostamento di viaggiatori che intendano recarsi per le vacanze pasquali in un altro Paese aperto e fruibile al turismo.
Circa una trentina quelli inclusi nell’elenco del Dpcm 2 marzo 2021 in vigore fino al 6 aprile - si alza con decisione la voce di Federalberghi Roma. Per il Presidente Giuseppe Roscioli si tratta di una situazione assurda: “Non riesco a capire la logica di queste disposizioni,” ha detto. “Ad oggi un milanese può liberamente, previo tampone negativo all’andata e al ritorno, recarsi ad esempio alle Canarie per Pasqua, ma non a Firenze, Roma o Palermo: perché? Se dobbiamo stare fermi, credo sia equo, giusto e sensato che questo valga per tutte le destinazioni: in caso contrario non si fa altro che danneggiare la nostra stessa economia. Gli albergatori romani non hanno nulla contro il turismo outgoing, voce fondamentale all’interno del comparto turistico, ma ritengono che queste disparità rappresentino un tafazziano autogol. In Inghilterra viene multato chiunque esca dal Paese, da noi solo chi si sposta dentro i confini nazionali: a questo punto riteniamo preferibili norme dure ma egualitarie a disuguaglianze che incarnano controsensi inspiegabili.”
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