(ASI) Roma - "La mancata conoscenza erode le libertà, impedisce il godimento pieno e l’esercizio dei diritti di cittadinanza e partecipazione. Compito della scuola è contrastare ed eliminare l'analfabetismo. L'analfabetismo specifico odierno è quello digitale. Le competenze digitali degli italiani sono bassissime e sono rare le persone che hanno competenze digitali avanzate. E questo ineluttabile principio vale anche nella scuola, dove oggi il livello di analfabetismo digitale tra gli insegnanti sta facendo vacillare l’intero sistema. L’Italia in questo è tra i fanalini di coda e occorre finalmente prendere piena coscienza della portata e delle conseguenze di questa emergenza.
Lo ha sottolineato anche il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, lanciando il “Patto per l’istruzione e la formazione”: non parole vuote ma pilastri da fissare e dai quali partire.
Ora più che mai questo enorme gap è sotto gli occhi di tutti. La scuola deve essere protagonista di una grande transizione digitale, in mancanza della quale avremo un Paese arretrato, fuori dalla realtà, con cittadini che non saranno in grado di comprendere ciò che accade intorno a loro. L’alfabetizzazione digitale va di pari passo con la cittadinanza attiva: questo non è solo il futuro, ma è già il presente. E il nostro Paese paga un ritardo clamoroso nella formazione. Per questo ritengo indispensabile che si lanci un appello a tutte le professionalità e le competenze che il Paese esprime in questo ambito affinché si mettano a disposizione per permettere e favorire il superamento di questo gap. Comprendere e saper utilizzare e dominare la tecnologia significa esercitare appieno il proprio diritto di cittadinanza. La scuola sia dunque posta al centro delle priorità del Paese, motore di sviluppo e investimento vero per il futuro. Spero che il Paese e gli italiani tutti lo comprendano".
Così in una nota la capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Affari costituzionali Maria Laura Mantovani.
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