(ASI) “Preoccupano i dati riportati nel Rapporto Bes dell’Istat sul benessere equo e solidale. La pandemia ha provocato un calo dell’aspettativa di vita impressionante, destinato a incidere profondamente sull’intero assetto sociale con effetti che negli anni a venire si ripercuoteranno inevitabilmente sulla struttura stessa della popolazione.
Il dato peggiore riguarda il Nord: se nel 2019 un residente lombardo di 65 anni poteva sperare di vivere in media circa altri 21 anni, nel 2020 tale aspettativa si è ridotta di oltre 2 anni. Tra i primi posti per perdita nella longevità attesa risultano anche la Valle d’Aosta (-1,8), le Marche (-1,4), il Trentino-Alto Adige e il Piemonte (-1,3 anni in entrambi i casi).
Un calo particolarmente significativo che fotografa l’impatto devastante del Covid-19 sui progressi raggiunti nel campo della salute negli ultimi dieci anni. Un campanello d’allarme, se consideriamo anche le stime relative alla denatalità, che deve indurre a investire maggiori risorse sulla sanità e sul welfare al fine di tutelare e migliorare la qualità della vita dei cittadini. In tal senso risulta prioritaria l’accelerazione della campagna vaccinale per uscire definitivamente dall’emergenza. L’UGL auspica, peraltro, la proroga di una misura come Quota 100 che ha introdotto meccanismi di flessibilità in uscita promuovendo il turnover del personale con particolare riferimento alla pubblica amministrazione. Al tempo stesso è fondamentale agevolare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro mediante la riduzione del costo del lavoro e incentivi alle assunzioni al fine di favorire il ricambio generazionale.
Il rafforzamento delle misure a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, inoltre, rappresenta un capitolo decisivo nel processo volto al superamento della crisi sanitaria, a garanzia di una ripresa economica stabile e duratura.” Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito al Rapporto Bes 2020 dell’Istat.
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