(ASI) Roma, - “E’ oltre un anno che le imprese ed i loro consulenti vivono un momento unico ed una situazione drammatica per le scadenze, gli adempimenti e tutte le difficoltà che la emergenza pandemica ha determinato nel loro quotidiano. Un proliferarsi di norme, un proliferarsi di adempimenti e soprattutto un sostanziarsi di difficoltà legate agli ultimi provvedimenti di zona rossa, non possono che, ancora una volta, legittimare il differimento delle scadenze dei dichiarativi 2020. Le certificazioni uniche per i lavoratori sono in scadenza al prossimo 16 marzo 2021 quale adempimento delle imprese e dei consulenti. Da più parti ne sono state richieste i differimenti al prossimo 30 aprile per tutte le ragioni che ai più beceri lettori non potrebbero sfuggire.
Un appello al Governo ed alle autorità competenti e’ ritenuto d’obbligo; l’eventuale scelta diversa metterebbe in ginocchio, con evidenti profili sanzionatori, tante imprese e tanti professionisti ormai invasi dalla logica dell’adempimento. Abbiamo tutti voglia di rispettarlo, abbiamo tutti voglia di essere i paladini delle regole ma abbiamo anche tanto desiderio che qualcuno possa considerare lo sforzo e le difficoltà di questo difficile momento che dura da oltre un anno e che non può che obbligarci a richiedere uno slittamento delle relative scadenze, al prossimo 30 aprile 2021. Una diversa lettura delle relative problematiche potrebbe unicamente sconvolgere il senso e la misura di un mondo sempre attento al rispetto delle regole ma che oggi, ed a ragion veduta, lancia un grido di dolore ed un accorato ma disperato senso di aiuto e condivisione finalizzato agli obiettivi di rispetto delle norme e della prassi amministrativa. Siamo al 10 marzo e nulla è successo! Con sistematicità ci ritroviamo a richiedere il differimento degli adempimenti e non solo di quelli di cui trattasi a poche ore dalla effettiva scadenza di legge!! Ebbene...in questa situazione davvero auspichiamo che questa richiesta di differimento non pervenga a scadenza superata così come, in passato e purtroppo, siamo stati costretti a constatare. Il grido di dolore e le grandi di difficoltà siamo certi non potranno non appartenere a tutte le istituzioni che ben conoscono, ben distinguono ma soprattutto ben organizzano, le attività, le scadenze, la vita e soprattutto gli impegni amministrativi delle imprese italiane oggi, in vita e speriamo per tanto in vita (speriamo per tanto tempo)” - Così Nino Carmine Cafasso, Presidente AIS (Associazione Imprese di Servizi), Giuslavorista e Consulente del Lavoro.