(ASI) Le tre manifestazioni di FN sul tema del debito e della sovranità, sono state coronate da successo e hanno ricevuto i contributi qualificati di importanti rappresentanti della cultura e della società civile.; La conferenza tenutasi a Roma il giorno 28 ha visto per la prima volta personaggi di diversa estrazione politica, convergere sui due punti base della campagna di Forza Nuova:
non si paghi il debito e lo Stato emetta il denaro nell' interesse popolare!L'intevento dell' Avv Pimpini, allievo di Giacinto Auriti, ha ripercorso tutta la tematica della Moneta di Popolo e la sua validità giuridica e morale ed è stato seguito dall' intervento di Paolo Ferraro, il coraggioso magistrato che ha saputo sfidare i poteri forti della massoneria, che ha invece espresso la volontà di ristrutturare tutta la visione futura dell' economia su basi di giustizia e libertà. Sono poi intervenuti il Prof Claudio Moffa che ha ripercorso il superamento della schema marxista e la necessità di una lotta di popolo, e Davide Gramiccioli noto per la sua seguitissima trasmissione radio, che ha concluso proponendo di trasmettere lo stesso dibattito in Radio nei prossimi giorni.Roberto Fiore ha infine evidenziato i segnali finalmente positivi provenienti dall' Islanda e dall' est d' Europa in ambito di economia e sovranità monetaria. Infine tutti i relatori hanno espresso la volontà , in linea con il titolo del convegno ed in vista di un possibile default, di inziare fattivamente il lancio della Moneta di Popolo attraverso una lettera che sarà inviata a numerosissimi sindaci di piccoli comuni ( gà in difficoltà con il piano di stabilità) con la proposta di una moneta comunale. supplementare all' euro.Sabato 29 una folla attenta a Roma in Piazza Risorgimento ( un migliaio di persone presenti) ha assistito ai mirabili interventi ( oltre a quelli di Saletnich, Arenare, Mangiaracina ed un rappresentante di Nuoa Dreapta ) di Nicola Cospito e del Principe Ruspoli che hanno impresso un carattere "storico" alla manifestazione. Un carattere che è stato ribadito ed esaltato nell' intervento finale di Roberto Fiore