Coronavirus, Nursing Up De Palma: «Draghi pensa a 300 mila volontari della protezione civile per il Piano Vaccini: ancora una volta restano fuori gli infermieri dipendenti. Le forze le abbiamo in casa e continuiamo a ignorarle»

 

Un sistema sanitario che si rispetti, e che offre un servizio efficiente ai suoi cittadini, garantendo il massimo soprattutto in una emergenza virale, si costruisce in primis con professionisti adeguatamente retribuiti.  

nursingup(ASI) Roma - «La nomina di Curcio, che torna a capo della Protezione Civile, sta aprendo in questo momento nuovi scenari, nel Governo Draghi, per dare una sterzata, ci auguriamo decisiva, ad un piano vaccini che, sotto la gestione Arcuri, sta conoscendo momenti davvero infausti. 

Il progetto di immunizzare entro l’anno 60 milioni di italiani sembra davvero lontano anni luce dal poter essere realizzato, tra ritardi, indispensabile necessità di disporre di maggiori scelte di prodotti (alla luce delle nuove varianti), decisioni incomprensibili e dispendiose legate alle agenzie interinali, nei fatti rivelatesi fallimentari, palese mancanza di personale infermieristico, visto che le 3900 domande giunte per il piano Arcuri sono ferme al palo da oltre un mese. Altro che 12mila!

E adesso, con l’incarico a Curcio, di cui Borrelli era già vice, sembra che il Premier voglia dare un impulso concreto per il coinvolgimento di migliaia di volontari della Protezione Civile che, secondo le ultime indiscrezioni che emergono da Palazzo Chigi, dovrebbero prendere le redini del piano vaccini.

Nulla di personale contro i volontari, dichiara in una nota Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Sindacato Infermieri Nursing Up, anche se pensiamo che, vista la delicatezza del progetto, occorra in primis coinvolgere professionisti già impegnati “sul campo” e retribuirli a dovere per essere certi di ottenere i risultati soddisfacenti che tutti ci attendiamo.  

Continuiamo a sottolineare l’esigenza di dover disporre di volontari solo quando questi ultimi diventano il supporto a un folto e solido gruppo di professionisti intorno a cui si dovrebbe essere costruito un progetto importante come questo. 

I numeri che poi leggiamo, continua De Palma, non ci confortano di certo!

300mila volontari della protezione civile per un piano piano vaccinazioni che dovrebbe scattare da fine marzo e arrivare a 600mila somministrazioni al giorno? Scusate se siamo scettici! Ma fin ora abbiamo solo assistito a previsioni sperimentali e siamo stati sommersi da fiumi di parole.

Ci dicano effettivamente dove troveranno tanti volontari in così breve tempo per adempiere a un numero così alto di somministrazioni! 

Ci mettano al corrente di quali sono le esatte qualifiche professionali che questi volontari metteranno a disposizione dei cittadini. Non si commetta l'errore di considerare l’“obiettivo vaccinazioni” come un fine banale e di poco conto. abbiamo già giocato fin troppo con la salute degli italiani».

«Lo diciamo da mesi, ma i nostri appelli rimangono inascoltati. Abbiamo in casa le forze necessarie per dare una svolta al progetto di immunizzazione degli italiani. parliamo dI oltre 100mila infermieri che, di norma, non effettuano lavoro straordinario oltre il loro orario di servizio e che si metterebbero subito a disposizione alla fine del loro orario ordinario: potremmo retribuirli con i 50 euro lordi delle prestazioni aggiuntive. 

La verità agghiacciante è una sola: vogliamo vincere la sfida dei vaccini ma non vogliamo pagare gli infermieri di cui già disponiamo!

Tutto questo a noi appare come una scelta inaccettabile, le cui conseguenze potrebbero essere nefaste."

Così conclude la nota del Sindacato Nursing Up.

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