(ASI) Roma - “La sentenza del tribunale di Santa Maria Capua a Vetere che ha riconosciuto il diritto assoluto di una signora di utilizzare gli embrioni, creati con il coniuge e poi crioconservati prima della separazione della coppia, nonostante la contrarietà dell’ ex marito è senza senso.
Alimenta la disparità di genere, ponendo l’uomo in una posizione di svantaggio rispetto alla donna. La lotta alle diseguaglianze, promossa dalla Costituzione e dalla sana ragione umana, è sempre più un optional. L’organo che ha pronunciato la sentenza ha dimostrato che non tutti sono uguali davanti alla legge. E’ necessaria una riforma urgente della Giustizia, da parte del governo Draghi, che elimini le correnti irrazionali, partigiane e dannose nella magistratura”. Lo dichiara, in una nota, Adriano Crepaldi, presidente di Azione Cristiana Evangelica, associazione radicata in tutte le 20 regioni italiane, 35 province, in contatto con 6.007 chiese evangeliche e che collabora con Fratelli d’Italia, partito di Giorgia Meloni.