(ASI) "Dopo l’approdo al Governo con l’inchino dei Partiti, Mario Draghi esibisce la sua agenda, o meglio l’agenda dei potentati economici finanziari. In molti non hanno posto l’attenzione su quanto il professore-banchiere ha dichiarato al Meeting di Rimini (video di cui alleghiamo il link) che si è tenuto dal 18 al 23 agosto del 2020.
Riportiamo di seguito tre contenuti del suo intervento: dobbiamo ora pensare a riformare l’esistente senza abbandonare i principi generali che ci hanno guidato in questi anni, l’adesione all’Europa con le sue regole di responsabilità ma anche di interdipendenza comune e di solidarietà, il multilateralismo con l’adesione a un ordine giuridico mondiale. 2. Il futuro è nelle riforme anche profonde dell’esistente e occorre pensarci subito. 3. Da questa crisi l'Europa può uscire rafforzata, l'azione dei governi poggia su un terreno reso solido dalla politica monetaria, il fondo per la generazione futura (Next Generation EU) arricchisce gli strumenti della politica europea e il riconoscimento del ruolo che è un bilancio europeo può avere nello stabilizzare le nostre economie, l’inizio di emissioni di debito comune, sono importanti, e possono divenire l’inizio, il principio di un disegno che porterà ad un ministero del tesoro comunitario”.
Le dichiarazioni di Draghi non lasciano alcun dubbio né spazio a interpretazioni, l’agenda è chiara e la direzione è una sola. Il professore-banchiere, già nell’agosto scorso in pieno pandemia, anticipava l'adesione dell’Italia ad un Ordine Giuridico Mondiale ed un Ministero del Tesoro Comunitario. Tutto volge in un’unica direzione, riformare subito (come dice Draghi) l’esistente, avviando così quell’atto finale che spoglierà l’Italia della sua anima. Dopo aver tolto dalle mani del Ministero del Tesoro la Banca d’Italia, ecco che si concretizza il disegno europeo di costituire un Ministero del Tesoro Comunitario, rendendo definitivamente controllabili tutte le economie. (cosa produci, quanto produci e perché lo produci). L’espressione "il futuro è nelle riforme anche profonde dell’esistente", sottende ad un completo smantellamento dei nostri diritti costituzionali contenuti nella nostra carta. Processo già avviato con l’introduzione del “Fiscal Compact” che ha visto la modifica dell’art. 81 della nostra carta costituzionale, modifica attuata nel silenzio dei media all'insaputa degli Italiani.
Mentre "l’adesione a un ordine giuridico mondiale” sottende una riforma della giustizia che non sia più affidata ad ogni singolo stato, ma bensì all’Europa. Scelta che fu definita da Mireille Delmas Marty professoressa emerita del Collège de France un’iniziativa “incongrua” per non aggiungere altro. Per tutti coloro che oggi credono nell’arrivo del “messia" queste parole devono risuonare come un boato e scuotere le loro coscienze. Draghi farà gli interessi dell’Europa, non farà gli interessi dell'Italia e degli Italiani, lo ha detto apertamente lo scorso agosto al Meeting di Rimini. Non a caso l’agenda di Draghi prende forma proprio nel momento in cui il paese è “sorretto” dalla peggiore classe politica di tutti i tempi." Lo dichiara con una nota il Coordinatore Nazionale dell’Organizzazione Politica Italia nel Cuore (MIC).
*Nota, collegamento (Link) ai punti 1, 2 e 3 del Meeting di Rimini 2020: https://www.facebook.com/Press7novembre2015/videos/431803508018404